Giornata finale per la Fiera delle Parole 2023

Giornata finale per la kermesse promossa dal Comune di Padova e ideata e diretta da Bruna Coscia

NELLA DOMENICA DELLA FIERA DELLE PAROLE
TORNA L’ABBRACCIO (E UN PREMIO) A ROBERTO VECCHIONI
CHIARA VALERIO, BEPPE CARLETTI, STEFANO MASSINI
TRA I PROTAGONISTI DELLA GIORNATA

Questa sera in programma anche la consegna del primo premio “Fiera delle Parole”

 

Giornata finale, quella di domenica 8 ottobre, per la diciottesima edizione de La Fiera delle Parole. Come ogni anno, la chiusura del Festival, alle ore 21, è affidata a Roberto Vecchioni, che quest’anno propone un incontro dal titolo “Ogni canzone d’amore”: un viaggio tra musica e parole accompagnato dalla chitarra di Massimo Germini. E proprio a Roberto Vecchioni sarà consegnato il premio “La Fiera delle Parole”, che viene istituito quest’anno. «Sarà un riconoscimento che di anno in anno assegneremo a uno scrittore, un artista, un musicista che ha fatto delle parole e della condivisione delle parole un elemento cardine della propria vita», spiega la direttrice artistica della kermesse padovana Bruna Coscia. «Quest’anno non ci abbiamo dovuto pensare molto – continua Coscia – perché Roberto è da sempre uno dei pilastri della Fiera e nel tempo si è costruita una relazione solida, intima, autentica tra lui e il pubblico, tra lui e la città di Padova. Una magica alchimia che oggi si arricchisce di questo sigillo d’amicizia e d’affetto».

Tutti gli eventi sono, come sempre, a ingresso gratuito, con prenotazione. Il programma completo, i link per prenotare e tutte le informazioni si trovano sul sito www.lafieradelleparole.it e sui profili social del festival, dove vengono pubblicati in tempo reale tutti gli aggiornamenti.

Gli appuntamenti del mattino

Tre gli appuntamenti in programma al mattino, tutti alle ore 11. Alla Libreria Zabarella Emmanuela Carbé presenta la riedizione di un grande successo di una scrittrice troppo presto messa in secondo piano “Il vento sulla sabbia” di Fausta Cialente. Uscito nel 1972, torna finalmente in libreria per Nottetempo dopo cinquant’anni per stupire e affascinare nuovi lettori quest’opera in cui Fausta Cialente mostra le passioni e le velleità di un gruppo di borghesi europei in Africa, mette in scena il colonialismo da una prospettiva laterale e illuminante, racconta con acume e grazia gli anni che hanno preceduto la Seconda Guerra Mondiale. Nel Padiglione 11 di Padovafiere, in sala A Piergiorgio Odifreddi presenta “A piccole dosi. Contro la crisi di astinenza dalla matematica” (Cortina), mentre in sala B Jacopo Tognon presenta “Le minacce dello sport moderno”.

Gli appuntamenti del pomeriggio

Alle ore 16 in sala B Mariapia Veladiano presenta con Sabina Fadel “Quel che ci tiene vivi” (Guanda), romanzo che ruota tra un avvocato, la moglie psicoanalista e un bambino che parla con curiosa saggezza. In sala A Daniela Lucangeli presenta “Il tempo del noi” (Mondadori), dialogo immaginato con otto grandi del pensiero sull’educazione, la vulnerabilità e il talento, la pace. Alle 17 in Galleria Cavour Maria Serena Alborghetti presenta con Enrico Ferri, Lorenzo Dalla Pria, Varina Fortin e Alessandro Marchiori “Notturno veneziano”, al Centro San Gaetano Piero Ruzzante e Antonio Martini presentano “L’acqua non ha memoria”, Chiara Rango presenta “Nel limbo sospesi” con Aleksandra Ivic, Emma Ruzzon e Marco Brinafico. In sala Anziani Attilio Motta con Adone Brandalise e Alessandra Pattanaro presenta “Storia di un motto d’amore e d’amicizia” (Marsilio), un viaggio appassionante nella letteratura di autori e periodi lontani tra loro, che attraversa anche altre e diverse discipline, dalla storia dell’arte all’architettura dei giardini, dall’iconografia all’emblematica, dalla filologia alla storia del cinema.

Alle 17.30 in sala B appuntamento con Chiara Valerio ed Emmanuela Carbé per “La tecnologia è religione” (Einaudi). Norbert Wiener, matematico, sottolineava, già negli anni Cinquanta del Novecento, la pericolosa e facile identità tra religione e tecnologia. È dunque ragionevole domandarsi oggi quanto politiche culturali prive di immaginazione abbiano allontanato la tecnologia dalla scienza, trasformandola in una fede che ha i propri sacerdoti, i black fridays di festa, gli eretici, gli atei e i martiri da social network. In sala A Beppe Carletti e Claudio Ronco con Massimo Cirri presentano “Una voglia di ballare che faceva luce” e “Giri di Do. La vita è un pentagramma”. Al Centro universitario Andrea Garolla, Roberta Rosin e Patrizia Vassallo dialogano su “La salute oltre l’identità di genere”.

Gli appuntamenti della sera

La serata si apre con uno “Spazio poesia” in sala Anziani con Marilisa Andretta e Tomaso Pieragnolo, mentre al San Gaetano Patrizia Laquidara e Giulio Casale presentano “Ti ho vista ieri” (Neri Pozza), il racconto di un’infanzia della fine degli anni Settanta, quando una piccola vettura gialla stracolma di bagagli poteva scivolare su e giú per la penisola, dalla Sicilia al Veneto, e, con aria di festa e trasgressione, trasportare sogni, speranze e memorie di un paese antico e moderno.

Tre gli appuntamenti in programma alle 19. In sala A Stefano Massini in “Dire, fare, narrare”: un percorso che inizia in un seminterrato in cui il cosiddetto «Clan degli Ungheresi» intuì potenzialità e rischi di un uso militare della reazione a catena. In sala B Alessia Gazzola presenta con Nicolò Menniti-Ippolito “Una piccola formalità” (Longanesi), il nuovo romanzo dell’autrice da oltre 2 milioni di copie, che ci regala una nuova, strepitosa protagonista. In sala Paladin Marco Buticchi presenta con Alessia De Marchi “L’oro degli dei” (Longanesi): attraverso un lungo viaggio nella Storia, Marco Buticchi ripercorre un mistero che unisce epoche lontanissime, dall’Antica Grecia agli anni di Napoleone. Sulle tracce di un tesoro di inestimabile valore, verranno svelate verità sepolte da millenni. Chiude la serata l’appuntamento alle 21 con Roberto Vecchioni e “Ogni canzone d’amore”.

 

La Fiera delle Parole è promossa dal Comune di Padova, diretta da Bruna Coscia, organizzata da Cuore di Carta eventi, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Padova, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e con la collaborazione di CCIAA di Padova e Venicepromex e la media partnership di Radio LatteMiele, e Love FM Gli sponsor di questa edizione sono Banca Patavina e Museo TMB Spa, Aps Holding  e Grafica Veneta. Il calendario costantemente aggiornato è online su www.lafieradelleparole.it e sui profili social del festival.

DAL 4 ALL’8 OTTOBRE RITORNA LA FIERA DELLE PAROLE

Al via l’edizione 2023 della kermesse promossa dal Comune di Padova e ideata e diretta da Bruna Coscia

DAL 4 ALL’8 OTTOBRE RITORNA LA FIERA DELLE PAROLE
IN CALENDARIO CENTO APPUNTAMENTI PER L’EDIZIONE NUMERO 18
CINQUE GIORNI DI EVENTI TRA FIERA E CENTRO STORICO:
LETTERATURA, SCIENZA, ARTE, MUSICA
E I GRANDI TEMI DEL NOSTRO TEMPO

Sergio Giordani: torna uno degli appuntamenti più attesi in città, ormai una tradizione
Bruna Coscia: quest’anno diventiamo maggiorenni e continuiamo a offrire grandi esperienze di partecipazione

Padova ritorna per cinque giorni cuore pulsante della letteratura, del confronto, della partecipazione, dello scambio di idee: è in arrivo dal 4 all’8 ottobre prossimi l’edizione numero 18 della Fiera delle Parole, festival tra i più apprezzati e seguiti d’Italia, che mette in programma quest’anno quasi cento appuntamenti. Un calendario di eventi da non perdere, che troveranno spazio nel padiglione 11 della Fiera di Padova e nel cuore del centro cittadino. «Con l’inizio di ottobre ritorna, come ogni anno, La Fiera delle Parole. Per Padova è ormai una tradizione, ma anche un appuntamento capace di rinnovarsi anno dopo anno, pur tenendo fede allo spirito di condivisione e di partecipazione che da sempre caratterizza il festival e che hanno contribuito a renderlo uno degli appuntamenti più attesi in città», commenta il sindaco Sergio Giordani.

«Quest’anno La Fiera delle Parole diventa maggiorenne – scherza la direttrice artistica Bruna Coscia – e al di là della battuta questo anniversario è senza dubbio importante: ci chiede una nuova presa di coscienza sulla necessità di offrire al pubblico esperienze significative, momenti di confronto che possano contribuire alla riflessione, a una maggiore consapevolezza di sé, a una nuova ondata di partecipazione, a un rinnovato senso di comunità, del quale c’è davvero grande bisogno in questo tempo».

«Anche quest’anno, La Fiera delle Parole riporta a Padova il senso vero del fare cultura: la partecipazione. E questa è davvero una manifestazione capace di coinvolgere l’intera città, un patrimonio di incontri, contenuti, persone che ogni anno ritorna e si rinnova», sottolinea l’assessore alla Cultura Andrea Colasio.

Tutti gli appuntamenti della Fiera delle Parole sono, come sempre, a ingresso gratuito, con prenotazione. Il programma completo, i link per prenotare e tutte le informazioni si trovano sul sito www.lafieradelleparole.it e sui profili social del festival, dove vengono pubblicati in tempo reale tutti gli aggiornamenti.

La Fiera delle Parole è promossa dal Comune di Padova, diretta da Bruna Coscia, organizzata da Cuore di Carta eventi, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Padova, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e con la collaborazione di CCIAA di Padova e Venicepromex e la media partnership di Radio LatteMiele, e Love FM Gli sponsor di questa edizione sono Banca Patavina e Museo TMB Spa, Aps Holding  e Grafica Veneta. Il calendario costantemente aggiornato è online su www.lafieradelleparole.it e sui profili social del festival.

VENERDÌ 28 OTTOBRE AD ALBIGNASEGO GIOVANNI FLORIS PRESENTA “IL GIOCO”

Un appuntamento “fuori festival” a pochi giorni dalla chiusura dell’edizione 2022 della rassegna

CONTINUA IL VIAGGIO DELLA FIERA DELLE PAROLE
VENERDÌ 28 OTTOBRE AD ALBIGNASEGO
GIOVANNI FLORIS PRESENTA “IL GIOCO”

La direttrice artistica Bruna Coscia: «È un piccolo regalo per la nostra comunità»

 

Non si è ancora spenta l’eco dell’edizione 2022 e già La Fiera delle Parole arriva con una nuova proposta per i padovani: venerdì 28 ottobre alle 21, infatti, nel Palazzetto Polivalente di Albignasego “Fantino Cocco” Altinate San Gaetano ospita Giovanni Floris con il suo ultimo libro “Il gioco” (Solferino). «È un piccolo regalo per la comunità della Fiera delle Parole, un “dopofestival” con cui torniamo ancora una volta a portare in città la voce di un autore che ci aiuta a leggere il nostro presente», spiega la direttrice artistica Bruna Coscia.

 

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“Il gioco” di Giovanni Floris: un romanzo metafora del presente

Quando Rossella Catrambone, studentessa modello, scompare, è inevitabile che i sospetti si appuntino sui due ripetenti bulli dell’ultimo banco: Mansur detto Momo, italiano di seconda generazione, e Francesca, colonna dell’estrema destra del quartiere periferico di Torre Bruciata. I sospetti della polizia, si intende, ma non quelli del loro professore di lettere, Paolo Romano, che decide di aiutarli a scoprire la verità (e a restare fuori dalla galera).

Ma i giorni passano, la ragazza non ricompare e si accumulano indizi inquietanti quanto stranamente letterari: una pista porta a Edgar Allan Poe, una a Giordano Bruno, una ai surrealisti… intanto, il professor Pastore, il complottista della scuola, è convinto che la chiave di tutto sia nascosta nei sotterranei del Vaticano e, quel che è peggio, lo dice in televisione.

È solo l’inizio di una pericolosa caccia al tesoro a cui i tre saranno costretti a giocare in compagnia di strani alleati: una preside favorevole alle droghe sintetiche e un bibliotecario ex criminale. Li salveranno i libri, o sono proprio le parole a uccidere?

Un giallo, un complotto, una commedia dal ritmo incalzante, un percorso scanzonato ma ricco di cultura tra le pagine, il pensiero e gli autori di un secolo di letteratura: questo romanzo multiforme è in se stesso un gioco. Libero, appassionato e imprevedibile, perché i libri non finiscono mai di sorprendere.

ALLA FIERA DELLE PAROLE LA MUSICA CHE DESCRIVE IL MONDO

Prosegue fino a domenica 9 l’edizione numero 17 della kermesse che porta a Padova oltre duecento autori

ALLA FIERA DELLE PAROLE LA MUSICA CHE DESCRIVE IL MONDO:
MAURO PAGANI, LELLA COSTA, ENZO BIANCHI, MARIO BRUNELLO
DOPPIO INCONTRO CON NELLO SCAVO E IL SUO RACCONTO DI KIEV

Ventuno appuntamenti nel programma di lunedì 3 ottobre

 

Padova, 2 ottobre 2022 – Prima giornata “piena” con 21 appuntamenti per La Fiera delle Parole lunedì 3 ottobre. Grande attesa in particolare per gli incontri sul filo della musica – con Mauro Pagani e Lella Costa, Stefano Allievi, Sergio Marchesini e Franco Nesti, Enzo Bianchi, Pietro Brunello e Mario Brunello – ma anche per il doppio appuntamento con Nello Scavo e la sua attenta analisi sul dramma ucraino. Il calendario completo della kermesse promossa dal Comune di Padova e ideata e diretta da Bruna Coscia, ormai affermatasi tra le più seguite e amate manifestazioni culturali italiane, è online su www.lafieradelleparole.it e sui profili social del festival, dove vengono pubblicati in tempo reale tutti gli aggiornamenti.

 

Tre incontri “sul filo della musica”

Tre appuntamenti “sul filo della musica” mettono in dialogo note e parole. Si parte alle 19 a Palazzo della Ragione con le “Nove vite e dieci blues” (Bompiani) di Mauro Pagani con la partecipazione straordinaria di Lella Costa. Cercare accordi, andare a tempo con gli altri, improvvisare, questo è abituato a fare un buon bluesman. Così Mauro Pagani ha sempre cercato nella sua vita – nelle sue vite – di andare a tempo con il mondo, di volta in volta ricominciando, rivisitando, reinventando. In programma alle 21 al San Gaetano “Jazz Society. Il mondo plurale spiegato con il jazz” il viaggio proposto da Stefano Allievi con Sergio Marchesini (fisarmonica) e Franco Nesti (contrabbasso e voce), che usa il linguaggio della musica per raccontare la libertà, la democrazia, la convivenza, l’etica dell’incontro, il conflitto e il dialogo culturale, con un coinvolgimento che nessuna parola, da sola, sa dire. Musica per raccontare anche nell’appuntamento delle 21 a Palazzo della Ragione con Enzo Bianchi, Mario Brunello e Pietro Brunello in “Bob Dylan e la Bibbia. La profezia del cambiamento”: dieci anni di lavoro e quasi quattromila pagine per una (ri)traduzione della Scrittura rivolta ai cristiani di tutte le confessioni ma anche ai laici.

 

L’Ucraina nelle parole di Nello Scavo: un doppio appuntamento

Doppio appuntamento con Nello Scavo e “Kiev” (Garzanti). Il giornalista, tra i più esperti e premiati corrispondenti di guerra italiani, raggiunge la capitale ucraina a metà febbraio 2022, quando la minaccia di un attacco russo si fa sempre più insistente, ma ancora in pochi credono possibile un’invasione militare da parte di Vladimir Putin. Da quel momento, registra senza censure il rapido tracollo di una situazione che si fa sempre più pericolosa: la dichiarazione dello stato di emergenza, il trasferimento delle ambasciate, e poi le esplosioni, le colonne di carrarmati, il disperato esodo dalle città. Appuntamento alle 9 a Palazzo della Ragione (evento in collaborazione con Progetto Giovani Padova) e alle 21 al Centro San Gaetano.

 

Tutti gli appuntamenti di lunedì 3 ottobre

Lunedì 3 ottobre, prima giornata “piena” della diciassettesima Fiera delle Parole, sono in programma ben 21 appuntamenti. Come ormai è tradizione, molti son quelli riservati alle scuole superiori, realizzati in collaborazione con Progetto Giovani Padova, che aprono la giornata. A Palazzo della Ragione alle ore 9 Nello Scavo e Pietro De Perini presentano “Kiev”, mentre alle 11 Nando Dalla Chiesa porta “Le parole di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Alla stessa ora nell’Auditorium del San Gaetano Guido Barbujani con “Chi sono gli europei?”. Alle 16 nella Libreria Mondadori Antonella Benanzato e Silvia Pittarello presentano l’esperienza del Cantiere delle Donne con “La scelta gentile”. Serie di appuntamenti alle 17: in Salone Marco Almagisti presenta “Una democrazia possibile” con Ilvo Diamanti, Marco Damilano e Martina Carone, in Sala Rossini Alessandro Grossato presenta “Corpi di luce”, nell’Auditorium del San Gaetano torna Guido Barbujani con “Soggetti smarriti”, in dialogo con Lisa De Rossi, mentre nella Sala Anziani di Palazzo Moroni Ferdinando Camon presenta “Occidente” con Nicolò Menniti Ippolito. Tre gli eventi alle 17.30: alla Libreria Libraccio Martina Agostinacchio presenta “Dialogo con Albertine” con Raffaella Bettiol, Nando Dalla Chiesa presenta nella Sala Paladin di Palazzo Moroni con Fabrizio Brancoli “Ostinati e contrari”, Ilaria Gaspari discute di “A Berlino con filosofia” con Alberto Gaiani alla Libreria Mondadori. Alle 18 Catena Fiorello alla Libreria Feltrinelli presenta con Cristina Sartori “I cannoli di Marites”, mentre Costanzo Pazzona presenta “Sardinci” con Edoardo Pittalis al Circolo Culturale Sardo Eleonora D’Arborea. Il programma della sera di apre alle 19 in Sala Paladin con “Una famiglia ebrea”, che sarà presentato da Laura Ephrikian in conversazione con Flavia Randi. Alla stessa ora in Sala Anziani Saveria Chemotti presenta “Ci darà un nome il tempo” con Sara Zanferrari, nell’Auditorium del San Gaetano Antonella Viola, Daniele Nucci e Paolo Cagnan si confrontano su “Il cibo buono”, Mauro Pagani e Lella Costa presentano “Nove vite e dieci blues” in Salone, Isabel Russinova presenta “Non svegliate Baba Roga” con Barbara Codogno alla Libreria Mondadori. Triplo appuntamento alle 21: nell’Auditorium del San Gaetano Stefano Allievi, Sergio Marchesini e Franco Nesti in “Jazz Society. Il mondo plurale spiegato con il jazz”, in Salone Enzo Bianchi, Pietro Brunello e Mario Brunello presentanoBob Dylan e la Bibbia. La profezia del cambiamento”, mentre Nello Scavo dialoga con Carlo Albarello di “Kiev” nell’Agorà del San Gaetano.

 

Gli appuntamenti di martedì 4 ottobre

Diciannove gli appuntamenti in programma martedì 4 ottobre alla Fiera delle Parole. Alle ore 9 Fabio Deotto al Centro San Gaetano con “Perché abbiamo paura delle cose sbagliate”, in collaborazione con Progetto Giovani Padova. Alle 16.30 Maristella Mazzocca con Mirco Zago presenta “Dall’Europa del mito all’Europa di Dante” alla Libreria Libraccio. Quattro gli appuntamenti alle 17: alla Libreria Mondadori Massimiliano Scuriatti dialoga con Davide Antonio Pio de “Le lacrime dei pesci non si vedono”, nell’Archivio Antico del Bo Telmo Pievani e Carlo Foresta si confrontano con Roberto Papetti su “L’inquinamento ambientale: una scomoda verità”, al San Gaetano Fabio Fracas presenta “Trasmutazione: una via “green” per l’energia nucleare” con Fabio Borella, mentre nella Sala Paladin di Palazzo Moroni Massimo Vitali presenta “Il circolo degli ex” con Matteo Bussola. Appuntamento con Liviana Gazzetta, Gilberto Muraro e Annamaria Longhin per “Femminismo mazziniano. Un’idea di emancipazione nell’Italia post-unitaria (1868-1888)” nella Sala del Medagliere del Museo Bottacin. Quattro gli eventi in programma alle ore 18: al Circolo Culturale Sardo Eleonora D’Arborea Edoardo Pittalis e la fisarmonica di Gualtiero Bertelli narrano “La marcia su Roma”, alla Libreria Libraccio Silvio Ramat presenta “Le chiavi del giorno” con Matteo Giancotti, alla Libreria Feltrinelli Sarah Maestri presenta “Stringimi a te” con Barbara Codogno, mentre il Chiostro della Magnolia della Basilica del Santo ospita “Antonio segreto. La forza di un uomo” con Nicola Vegro e Alberto Vela. Alle 18.30 in Archivio Antico Alessandra Minello dialoga di “Non è un paese per madri” con Jennifer Guerra, alla Libreria Mondadori Marina Mengarelli Flamigni presenta “Certi sentimenti con Franca Bimbi ed Eleonora Belloni, al San Gaetano Matteo Bussola ed Enrico Galliano presentano i rispettivi romanzi “Il rosmarino non capisce l’inverno” e “Scuola di felicità per eterni ripetenti”. La serata si apre alle 19 con Gian Antonio Stella e Andrea Segre in “Po” a Palazzo della Ragione e con Anna Sandri e Silvia Zanardi con “L’appuntamento. Venezia 19 marzo 1914” in Sala Paladin. Alle 21 l’Auditorium del San Gaetano ospita i Coristi per caso con “Il villaggio di Esteban”, Claudio Ronco dialoga di “Echi dalle montagne” con Andrea Mazzanti e Paolo Cagnan, mentre Vittorino Andreoli presenta “Contaminazione” a Palazzo della Ragione.

 

La Fiera delle Parole è promossa dal Comune di Padova, diretta da Bruna Coscia, organizzata da Cuore di Carta eventi, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Padova, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e con la collaborazione di CCIAA di Padova e Venicepromex e la media partnership di Radio LatteMiele. Gli sponsor di questa edizione sono Banca Patavina e TMB Spa. Il calendario costantemente aggiornato è online su www.lafieradelleparole.it e sui profili social del festival.

Cinzia Tani a “Parole d’autore” a Monselice

 

 

CINZIA TANI A “PAROLE D’AUTORE” MERCOLEDÌ A MONSELICE
IN SCENA L’ALASKA TRA DISASTRI NATURALI E STORIE FAMILIARI

La rassegna è promossa da Comune e Lions Club di Monselice e organizzata
da Cuore di Carta Eventi con la direzione artistica di Bruna Coscia

 

L’Alaska con la sua natura selvaggia, i ghiacciai, la tundra, il permafrost, le grandi foreste, le lunghe notti invernali e il sole a mezzanotte durante l’estate. È questo territorio di frontiera a far da sfondo all’ultimo romanzo di Cinzia Tani, che l’autrice presenterà a Monselice mercoledì 12 luglio per un nuovo appuntamento di “Parole d’autore”, la rassegna promossa dal Comune, con la direzione artistica di Bruna Coscia. Appuntamento alle 21 nei Giardini di via Argine destro per vivere “Quella notte a Valdez”: questo il titolo dell’ultimo libro della giornalista romana, pubblicato da Vallecchi.

Malaya Bennett è la bellissima e temeraria figlia di Lawrence, antropologo di Boston, e di Anik, una inuit che contesta il lunghissimo oleodotto che ha cambiato drasticamente la vita del paese dopo la scoperta del petrolio. Il fratellastro Koko, ribelle e aggressivo, è nato dalla violenza subita da Anik quando aveva diciotto anni. Lo sceriffo non ha individuato il colpevole perché lei non ricorda più nulla di quella notte. L’estate del 1988 arrivano a Valdez, terminal dell’oleodotto, i petrolieri Brendan Peterson e Desmond Morris con le loro famiglie, che sconvolgeranno la vita dei Bennett e della città.

“Quella notte a Valdez” è la notte del 24 marzo 1989, quando la superpetroliera Exxon Valdez si incaglia nello stretto di Prince William, un’insenatura del golfo di Alaska. Un disastro ecologico di enormi proporzioni: 40,9 milioni di litri di petrolio sversati in mare. Un incidente che cosò la vita a milioni di animali: si stima che nel disastro siano morti 250.000 uccelli marini, 2.800 lontre, 300 foche, 250 aquile di mare testabianca, 22 orche e miliardi di uova di salmone e aringa.

“Parole d’autore” continua a Monselice mercoledì 20 luglio con la “Guerra infinita” di Lorenzo Cremonesi e mercoledì 27 luglio con la giornalista Silvia Sciorilli Borrelli e “Ribelliamoci. Si può diventare un paese per giovani. Basta volerlo”.

Ritorna “Parole d’autore” ad Albignasego

 

 

 

L’ESTATE DI ALBIGNASEGO SI RIEMPIE DI “PAROLE D’AUTORE”
ERMAL META APRE IL FESTIVAL IL 3 GIUGNO A VILLA OBIZZI
IN PROGRAMMA ANDREOLI, MARAINI, VIOLA,
AVATI, CAROFIGLIO, STELLA, BONACCORTI

La rassegna è promossa dal Comune di Albignasego e organizzata da Cuore di Carta Eventi

 

L’estate si riempie di stelle ad Albignasego. E arriva in anticipo. A partire dal prossimo 3 giugno alle 21, infatti, il parco di Villa Obizzi ospita “Parole d’autore”, festival promosso dal Comune e organizzato da Cuore di Carta Eventi con la direzione artistica di Bruna Coscia. Appuntamento inaugurale con il cantautore Ermal Meta, che presenta il suo libro “Domani e per sempre” (La nave di Teseo). Nel ricco programma della kermesse, che prosegue ogni venerdì sera fino a fine luglio, una serie di imperdibili incontri con Vittorino Andreoli, Dacia Maraini, Antonella Viola, Pupi Avati, Gianrico Carofiglio, Gian Antonio Stella, Enrica Bonaccorti.

«Abbiamo composto un piccolo percorso alla riscoperta del quotidiano – racconta la direttrice artistica di Parole d’autore Bruna Coscia – con i libri e le storie di autori che vantano vissuti e esperienze anche molto diversi tra loro. Storie differenti, ma la stessa passione per il racconto, per il trasmettere un pensiero, per contribuire attraverso lo scritto alla costruzione di una coscienza collettiva».

«Quest’anno, a tutti gli effetti, Albignasego propone un vero e proprio festival d’estate ai suoi cittadini e a quanti vorranno raggiungerci nel parco della nostra magnifica Villa Obizzi – sottolinea il sindaco Filippo Giacinti –. Crediamo nel valore del confronto, dell’ascolto, della parola come forza per sentirci uniti. E sappiamo bene quanto ne sentiamo il bisogno, in un tempo di incertezze come quello che stiamo vivendo».

L’appuntamento inaugurale: Ermal Meta presenta “Domani e per sempre” (La nave di Teseo)

Parole d’autore si apre dunque venerdì 3 giugno alle ore 21 nel parco di Villa Obizzi con “Domani e per sempre”, il nuovo libro di Ermal Meta edito da La nave di Teseo. Si tratta dell’esordio come narratore del cantautore albanese naturalizzato italiano. È l’inverno del 1943: nell’Europa scossa dalla seconda guerra mondiale, l’Albania subisce senza piegarsi l’occupazione tedesca. Nel piccolo villaggio di Rragam, nel nord del paese, Kajan guarda il mondo cambiare attraverso gli occhi curiosi di un bambino di sette anni. I suoi genitori sono partigiani e sono sulle montagne a combattere contro i nazisti, cosi accanto a lui ci sono l’amatissimo nonno Betim e Cornelius, un personaggio dal passato misterioso che segnerà la vita di Kajan. Alla fine della guerra, la vita del protagonista sembra scorrere su binari sicuri e promette di andare verso un futuro radioso, ma nell’Albania dominata dalla dittatura comunista e nell’Europa spaccata in due dalla guerra fredda, niente è come sembra.

Ermal Meta è un cantante, autore, polistrumentista e produttore musicale albanese, naturalizzato italiano.

Nel 2016 pubblica il suo primo album da solista, a cui ne seguono altri tre i cui tour registrano il tutto esaurito in Italia e in Europa.
In questi ultimi anni ha ottenuto premi e riconoscimenti prestigiosi in campo musicale.
Nel 2017 è terzo classificato al Festival di  Sanremo come pure nel 2021, mentre vince il Festival nel 2018 insieme a Fabrizio Moro con la bellissima canzone “ Non mi avete fatto niente”

Domani e per sempre è il suo esordio letterario.

 

Gli altri appuntamenti di Parole d’autore

Ed ecco gli altri appuntamenti con Parole d’autore: il 10 giugno Vittorino Andreoli con “Storia del dolore” (Solferino), il 17 giugno Dacia Maraini con “Caro Pier Paolo” (Neri Pozza), il 24 giugno Antonella Viola con “Il sesso è (quasi) tutto” (Feltrinelli), il 1° luglio Pupi Avati con “L’alta fantasia” (Solferino), l’8 luglio Gianrico Carofiglio con “Rancore” (Einaudi), il 15 luglio Gian Antonio Stella con “Battaglie perse” (Solferino) e in chiusura il 22 luglio Enrica Bonaccorti con “Condominio, addio!” (La nave di Teseo).

Dicembre di parole a Monselice. “Parole d’autore”

Dicembre di parole a Monselice. “Parole d’autore”, il format di incontri culturali gemello della Fiera delle Parole, proposto da “Cuore di carta” , sbarca anche a Monselice per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura. Nell’Auditorium dell’ITC “Kennedy” a dicembre sono previsti tre incontri serali con personaggi di primo piano come Vito Mancuso, Maria Rita Parsi e Umberto Galimberti. Ad aprire gli incontri, giovedì 2 dicembre alle 21.00, sarà il teologo Vito Mancuso che riprenderà i temi di “A proposito del senso della vita”, il suo ultimo libro. Mancuso da tempo prova a intrecciare tre termini come “bellezza”, “autenticità”, “semplicità” che sono per lui essenziali per comprendere non ciò che vogliamo, ma ciò che siamo. Nessun oggetto, nessun desiderio può riempire –secondo Mancuso- la nostra attesa di vita: siamo quindi condannati all’insoddisfazione se non recuperiamo qualcosa di più profondo che ci restituisca la bellezza dell’esistenza consapevole e piena di verità. Temi di grande impatto nel disagio provocato dalla pandemia, così come quelli affrontati negli altri incontri, perché la scelta della manifestazione è proprio quella di incontrare uomini e donne che si sono interrogate sulla qualità da dare all’esistenza.

Il secondo incontro, giovedì 9 dicembre sempre alle 21, sarà con Maria Rita Parsi, psicoterapeuta ma soprattutto saggista capace di spaziare tra filosofia, sociologia, antropologia. Partendo dal suo ultimo libro, “Stiepan detto Jesus, il figlio”, Maria Rita Parsi affronta il tema della violenza, dell’abbandono, di un mondo in cui dovranno essere i figli a salvare i genitori. Dopo molti anni passati occupandosi della sofferenza dei minori, Maria Rita Parsi rovescia la prospettiva, mostrando come questa sofferenza, una volta superata, possa essere l’occasione per ricostruire legami familiari. Ultimo appuntamento, mercoledì 15 dicembre, ore 21.00,  con Umberto Galimberti che con “Educazione emotiva e sentimentale” si inserisce in questa collettiva riflessione sul nostro presente, raccontando come il nichilismo giovanile vada affrontato attraverso la capacità di educare alle emozioni, ai sentimenti, che appaiono sempre più fuori controllo come dimostra la cronaca di ogni giorno. Una società cresciuta tecnologicamente ma non emotivamente rappresenta un rischio per la dimensione individuale ma anche collettiva, perché determina una incapacità di stare insieme che si riflette in tutti i nostri comportamenti.

Agli incontri si potrà accedere gratuitamente con il green pass e prenotandosi al sito www.cuoredicartaeventi.eventbrite.com

Appuntamento con Lilli Gruber e Luca Barbarossa

LA FIERA DELLE PAROLE, GIORNATA STRAORDINARIA
A PALAZZO DELLA RAGIONE
SABATO 13 NOVEMBRE UN DOPPIO APPUNTAMENTO
CON LILLI GRUBER E LUCA BARBAROSSA

Dopo il grande successo della sedicesima edizione, il festival regala alla città
un evento da non perdere. E finalmente dopo oltre due anni si ritorna in Salone

FOTO DI LILLI GRUBER – CREDIT FEDERICO GUBERTI

 

Non si sono ancora spenti gli echi della sedicesima edizione, che dal 29 settembre al 3 ottobre ha portato in città oltre 100 autori e più di 50 appuntamenti, e La Fiera delle Parole torna a proporre un grande evento alla città. Anzi, sarà un doppio evento quello di sabato 13 novembre a partire dalle 17: sul palco Lilli Gruber presenta il nuovo libro “La guerra dentro. Martha Gellhorn e il dovere della verità” (Rizzoli) con il direttore del Mattino di Padova Fabrizio Brancoli; a seguire Luca Barbarossa presenta il suo “Non perderti niente” (Mondadori) con Mario Tozzi.

«Dopo gli ottimi risultati della sedicesima edizione – racconta Bruna Coscia, direttrice artistica del festival – nel corso della quale oltre 18mila persone hanno preso parte agli appuntamenti proposti dal festival, siamo pronti con un altro grande evento. E siamo particolarmente emozionati perché, dopo un’attesa durata oltre due anni, finalmente ritorniamo a Palazzo della Ragione»

 

Sabato 13 novembre alle 17.00 Lilli Gruber presenta “La guerra dentro” (Rizzoli) con Fabrizio Brancoli e la partecipazione di Jacques Charmelot

«A Martha Gellhorn», recita la dedica della prima edizione di “Per chi suona la campana”, il capolavoro di Ernest Hemingway. Tutto qui, un nome e un cognome: quelli della più grande corrispondente di guerra del Novecento. La donna che con Hemingway ha mosso i primi passi da giornalista sul campo, nel 1937, a Madrid sotto le bombe. Che presto è diventata più brava di lui nel mestiere di raccontare i fatti. Che lo ha amato, sposato, lasciato, in un’appassionata storia d’amore tinta di rivalità. E che per tutta la vita ha avuto una sola missione: «Andare a vedere». I reportage rigorosi e avvincenti di Gellhorn coprono i fronti più caldi del secolo breve: è stata sul confine della Finlandia durante l’invasione russa (trovando il tempo per una cena con Montanelli) e accanto alle truppe alleate a Montecassino; è stata la prima reporter donna a sbarcare sulle spiagge della Normandia e poi a entrare a Dachau liberata dagli americani. È andata in Vietnam, decisa a smascherare le menzogne della propaganda ufficiale Usa. Una carriera attraversata dalla gloria e dalla tragedia, segnata dalla solitudine delle donne indipendenti e controcorrente. In queste pagine, che illuminano gli anni più folgoranti di Gellhorn, la sua voce si intreccia con quella di Lilli Gruber, che interpella anche altri grandi corrispondenti. Raccontando, di battaglia in battaglia, la bellezza e la responsabilità del giornalismo in un tempo che ha più che mai bisogno di verità.

 

Sabato 13 novembre alle ore 18.30 Luca Barbarossa presenta “Non perderti niente” (Mondadori) con Mario Tozzi

«Amo la strada, da lì vengo e a lei sento ancora di appartenere». Mentre fervono i preparativi per la festa dei suoi sessant’anni Luca Barbarossa è sia il padre felice sia il ragazzino che medita la fuga per non mancare agli appuntamenti con gli imprevisti. “Non perderti niente” è la sua autobiografia irregolare, quasi un romanzo di formazione che procede chiedendo passaggi in autostop alla memoria, per tornare alle piazze europee che da adolescente batteva con stivali texani ai piedi e chitarra in spalla, o ai grandi palchi, ai successi sanremesi, prendendosi gioco del tempo che «si allunga, si accorcia, è prematuro, in ritardo. Qualche volta però è di una puntualità spiazzante». Canzoni come Roma spogliata, Via Margutta, L’amore rubato, Portami a ballare e Passame er sale non sono mai slegate da vicende personali e nazionali: il cineforum alla sezione della Fgci di Mentana, gli anni di piombo, Roma, la Roma, il Social Club, gli amori tossici, fugaci, eterni. Tutto narrato con ironia e intensità in questa appassionata ode a quel viaggio incredibile che è la vita, che cambia e sorprende a ogni curva. Lui, che da ragazzetto avrebbe voluto essere Adriano Panatta, è diventato uno dei più rispettati artisti italiani.

La nuova edizione della Fiera delle Parole

DAL 29 SETTEMBRE AL 3 OTTOBRE A PADOVA LA SEDICESIMA  EDIZIONE

OLTRE CINQUANTA APPUNTAMENTI PER RIPARTIRE  NEL NOME DELLA GENTILEZZA

Oltre 50 appuntamenti per il festival, dedicato quest’anno a riflettere sulla “nuova normalità” che ci  aspetta

Il sindaco Sergio Giordani: «Padova si conferma città dell’incontro e della partecipazione»

Oltre cinquanta appuntamenti per un’edizione ancora “eccezionale” ma tutta orientata al tema  della ripartenza, dopo quasi due anni di emergenza legata alla pandemia ancora in corso. Torna  a Padova con la sua edizione numero sedici, dal 29 settembre al 3 ottobre, La Fiera delle  Parole, il festival promosso dal Comune di Padova con la direzione artistica di Bruna Coscia,  ormai posizionato tra le più seguite e amate manifestazioni culturali italiane. Quasi cento  autori, tanti incontri in presenza e in sicurezza, nei padiglioni della Fiera di Padova, un luogo  che consente il distanziamento interpersonale e il rispetto delle norme di sicurezza previste  per l’emergenza Covid-19. Il calendario costantemente aggiornato è online su  www.lafieradelleparole.it e sui profili social del festival.

«La città di Padova torna protagonista del panorama nazionale della cultura con una nuova  edizione de La Fiera delle Parole, un festival che ogni anno richiama un’enorme partecipazione  di pubblico – sottolinea il Sindaco di Padova Sergio Giordani – e siamo orgogliosi di poter  ospitare, quest’anno in Fiera, dall’anno prossimo spero nuovamente nel cuore del nostro  centro storico, tante voci di scrittori, artisti, donne e uomini di pensiero che possono aiutarci a  riflettere su questi tempi così intensi. Padova si riconferma ancora una volta città dell’incontro  e della partecipazione».

«Se l’anno scorso La Fiera delle Parole ha approfondito il tema del cambiamento, cercando  nuovi punti di riferimento in un contesto del tutto inaspettato come quello pandemico,  l’edizione di quest’anno prova a indagare quali forme assumerà la nuova normalità nella quale  ci muoviamo in questi tempi dove la parola d’ordine “ripartenza” non appare ancora del tutto  compresa nelle numerose sfaccettature del suo significato», spiega la direttrice artistica  Bruna Coscia, che sulla nuova edizione sottolinea: «Tornano alcuni amici storici del festival,  che portano parole nuove per capire, e tanti altri autori si aggiungono a questa grande  comunità che continua a crescere, nel nome del confronto, del dialogo, della ricerca di  significato nella complessità dei nostri giorni». Con un obiettivo chiaro: «Vorremmo essere  parte di quel movimento che Dacia Maraini definisce “la rivoluzione gentile”: solo attraverso la  gentilezza possiamo davvero sperare di ripartire tutti insieme».

«Anche quest’anno, afferma l’assessore alla Cultura Andrea Colasio, non poteva mancare  l’appuntamento con la Fiera delle Parole, che purtroppo, la pandemia ci costringe a realizzare  per la seconda volta non nei consueti spazi tra il Palazzo della Ragione e le altre splendide sale  del centro storico ma nei più ampi padiglioni della Fiera. Nonostante questo, come già abbiamo  visto lo scorso anno, l’entusiasmo del pubblico per un appuntamento che, grazie alla passione  di Bruna Coscia, è diventato centrale nell’offerta culturale di Padova, non mancherà  certamente e sarà un segno concreto della grande voglia di normalità e socialità della città”».

Ad aprire il festival, come da tradizione, I Solisti Veneti – Ensemble Vivaldi: appuntamento  mercoledì 29 settembre alle ore 17. A seguire, alle ore 17.30, La Fiera delle Parole abbraccia  Vera e Giuliano Montaldo, amici del festival fin dalla prima edizione, collegati in streaming con Paolo Virzì e Fabrizio Corallo. A far da sfondo il documentario di Corallo “Vera e  Giuliano: un grande amore” e il libro edito da La nave di Teseo in cui il grande regista racconta  per la prima volta il film della sua vita. Oltre settant’anni di carriera, davanti e dietro la  macchina da presa, raccolti dal filo rosso che lo lega alla moglie Vera, in una grande storia di  amore e di cinema.

Ancora Cinema, giovedi 30 settembre, ore 21, con Welcome Venice, il nuovo film di Andrea  Segre, applauditissimo alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Con il regista ci  saranno saranno presenti gli interpreti Paolo Pierobon, Andrea Pennacchi, Sara  Lazzaro, Roberto Citran, Giuliana Musso. Saranno presenti inoltre Marco Paolini e  Michela Signori-Jolefilm

Incontri sui grandi temi del nostro presente  

Tre gli appuntamenti dedicati ai temi della sostenibilità e del precario equilibrio in cui il pianeta  si sta muovendo. Il fondatore di Slow Food Carlo Petrini presenta mercoledì 29 settembre  alle 21 il suo Terrafutura (Giunti/Slow Food editore), nato da tre dialoghi con Papa  Francesco attorno ai temi dell’Enciclica Laudato si’: una «riflessione insieme gioiosa e  drammatica» sul deterioramento ambientale del nostro pianeta, sullo spreco di risorse naturali  e umane provocato da sistemi economici e politici irresponsabili. Anche lo scrittore Fabio  Deotto racconta l’urgenza di una nuova sostenibilità in L’altro mondo. La vita in un  pianeta che cambia (Bompiani), la cui presentazione è in programma giovedì 30 settembre  alle 19: un libro che va a cercare un nuovo sguardo nelle storie reali di persone già oggi  costrette a misurarsi con un pianeta più caldo, esplorando allo stesso tempo le zavorre  cognitive e culturali che rendono così difficile accettare il cambiamento in atto. E anche il  ritorno di Mario Tozzi alla Fiera delle Paorole, domenica 3 ottobre alle 11, non può che  essere dedicato a Uno scomodo equilibrio. Uomini, virus e pandemie (Mondadori), libro  che tiene assieme le questioni della sostenibilità ambientale, da sempre caro al geologo e  divulgatore televisivo, con quelle dell’attuale contesto di incertezza legato al Covid-19. Tema  centrale anche nelle riflessioni dell’immunologa Antonella Viola che giovedì 30 settembre  alle 17.30 presenta il suo Danzare nella tempesta. Viaggio nella fragile perfezione  del sistema immunitario (Feltrinelli): «Se guardiamo dentro noi stessi troveremo una  grande lezione sulla convivenza fra le parti e il tutto, fra gli individui e l’ambiente che li  circonda», promette Viola. E se l’epidemia di Covid-19 ha assestato un altro duro colpo al  nostro Paese, bisogna oggi affrontare con coraggio i problemi strutturali che affliggono l’Italia: su questo riflette il sociologo Stefano Allievi, che domenica 3 ottobre alle 16 presenta il suo  La spirale del sottosviluppo (Laterza), pamphlet che mette in evidenza l’inadeguatezza  del nostro mercato del lavoro, i ritardi del sistema formativo, il paradosso di un paese che  ignora le decine di migliaia di ragazzi costretti a emigrare ogni anno e continua a non gestire (e  forse a non comprendere) l’immigrazione. Immigrazione e popoli al centro dell’appuntamento  dedicato a Ferite di umanità. Cinquant’anni di Medici senza frontiere, un dialogo tra  la giornalista Annalisa Camilli e Stefano Di Carlo, direttore generale dell’organizzazione  umanitaria che da mezzo secolo porta soccorso fino agli estremi confini del pianeta. Quello  che possiamo imparare in Africa. La salute come bene comune (Laterza) è il titolo  del libro che Don Dante Carraro e Paolo Di Paolo presentano con intermezzi  dell’orchestra Asclepio dei medici di Padova venerdì 1° ottobre alle 17.30: in un continente in  cui il 70% della popolazione ha meno di trent’anni, c’è molto da fare ma c’è anche molto da  imparare. Su noi stessi, sulla precarietà dei confini che pretendiamo stabili, sul rapporto con  l’ambiente, sulla connessione strettissima fra il tema della salute e quello della giustizia sociale.  Appuntamento per le scuole giovedì 30 settembre alle 11 con Gabriella Nobile che presenta  I miei figli spiegati a un razzista (Feltrinelli). Tra gli altri appuntamenti per le scuole si  ricordano quello con Piero Dorfles il 1° ottobre alle 11 per Il lavoro del lettore, Marika  Piva per One book one City: La peste di Albert Camus giovedì 30 settembre alle 9 e  Pino Roveredo con I ragazzi di via Pascoli venerdì 1° ottobre alle 11.

Gli appuntamenti imperdibili con gli storici “amici” del festival  

Viviamo tempi orribili? Non è detto: questa la provocazione e il titolo dell’appuntamento  con Corrado Augias giovedì 30 settembre alle 19: uno sguardo al di là degli schemi sull’Italia  e gli italiani di oggi, alle prese con la nuova normalità. Un gradito ritorno quello del giornalista  al festival. «Anche quest’anno a Padova tornano alcuni ospiti storici del Festival: voci che,  anno dopo anno, continuano ad accompagnarci in una lettura continua del nostro presente,  con uno sguardo attento sul prossimo futuro», spiega Bruna Coscia. Tra questi, il filosofo  Umberto Galimberti con L’illusione della libertà, giovedì 30 settembre alle 16. Venerdì  alle 21 è in programma un dialogo tra due storici amici della Fiera delle Parole: Dacia Maraini e Gherardo Colombo si confrontano sui temi più urgenti di questo difficile momento  partendo dal titolo del nuovo libro della scrittrice, La rivoluzione gentile. Rivoluzione  gentile è anche riuscire, come ha fatto l’ex magistrato, a unire il coraggio, le energie, la  passione di tante persone per mettere in mare una nave che possa salvare chi è costretto a  fuggire dalla propria terra Sabato 2 ottobre promette un nuovo tutto esaurito in sala  l’appuntamento con il teologo Vito Mancuso con La vita spirituale, con  l’accompagnamento musicale di Mario Folena. Dopo tre anni di assenza dalla manifestazione  padovana, c’è grande attesa per il ritorno di Michele Santoro, che sabato alle 17.30  presenta Nient’altro che la verità (Marsilio), un libro in cui mafia e antimafia, politica e  potere, informazione e depistaggi, vicende personali e derive sociali si intrecciano in un  racconto che si muove tra passato e presente, dalla Sicilia degli anni settanta al paese che  siamo diventati. Domenica 3 ottobre alle 17.30 Paolo Crepet incontra il pubblico per parlare  di Oltre la tempesta. Come torneremo a stare insieme (Mondadori): spaventati,  disorientati, ora depressi o inclini all’ira, ora fiduciosi nella solidarietà collettiva, stiamo  attraversando la pandemia come fossimo in mezzo a un mare tempestoso, cercando di resistere nella speranza di arrivare presto a un approdo. Ma come sarà quel porto? Sempre  domenica, ma alle 19 torna alla Fiera delle Parole la disincantata ironia di Michele Serra con  Osso. Anche i cani sognano, un racconto semplice ma intenso che tocca temi importanti  come la natura più profonda dell’uomo e il suo rapporto con il mondo che lo circonda. Sabato  2 ottobre alle 21 è la volta di Mario Tozzi, in un incontro tra musica e parole assieme a Luca  Barbarossa. Come da tradizione, l’evento di chiusura del festival, domenica alle 21, è affidato  a Roberto Vecchioni, che quest’anno regala al pubblico padovano le sue Lezioni di volo e  di atterraggio insieme al musicista Massimo Germini.

Le voci più autorevoli della letteratura contemporanea  

Tanti gli appuntamenti che La Fiera delle Parole mette in calendario con le voci più autorevoli  della letteratura contemporanea. Mercoledì 29 settembre alle 18.30 Gianrico Carofiglio  presenta Della gentilezza e del coraggio (Feltrinelli) con Camilla Baresani: è, quello di  Carofiglio, un avvincente manuale di istruzioni per l’uso delle parole, del dubbio, del potere, in  cui in grande romanziere racconta la passione civile, l’amore per le idee, le imprevedibili  possibilità della politica. Venerdì 1° ottobre Fabio Deotto racconta Perché abbiamo paura  delle cose sbagliate in uno dei numerosi incontri che il festival dedica agli studenti delle  scuole superiori. Doppio appuntamento alle 16: Simonetta Agnello Hornby presenta con  Paolo Di Paolo il suo Piano nobile (Feltrinelli), secondo capitolo della saga familiare  cominciata con il fortunatissimo “Caffè amaro”. Alle 19 Edoardo Albinati presenta Velo  pietoso. Una stagione di retorica (Rizzoli) in dialogo con Marianna Aprile. Nella  primavera del 2021, Albinati ha registrato le sparate, i rumori di fondo, i discorsi ingannevoli o  deliranti, le frasi fatte, i miraggi, le parole d’ordine che caratterizzano quest’epoca sommersa  dalla retorica. Ne è uscito un diario amaro e divertente, da consumare tutto d’un fiato o da  consultare di volta in volta, per mantenere accesa l’attenzione. Sabato alle 11 appuntamento  con Edith Bruck, che con il suo Il pane perduto (La nave di Teseo) sorvola sulle ali della  memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l’infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di  campi di concentramento.In dialogo con Attilio Motta. Alle 16 Fabio Genovesi presenta Il  calamaro gigante (Feltrinelli), quasi una navigazione alla sorprendente, divertente,  commovente scoperta delle meraviglie della Natura e quindi di noi stessi, perché la storia più  incredibile è proprio la realtà. Alle 17.30 Marcello Fois racconta L’invenzione degli  italiani. Dove ci porta Cuore (Einaudi): “Cuore”, anche se spesso lo dimentichiamo, è un  grande classico: un vademecum per comprendere il presente, per capire dove affondano le sue  radici. Un breviario laico a cui affidarsi quando siamo tentati dall’egoismo, fondamentale in  un’epoca in cui la cattiveria dilaga e genera disastri. Alla stessa ora Teresa Ciabatti dialoga  con Emmanuela Carbé di Sembrava bellezza (Mondadori), un romanzo sull’impietoso  trascorrere del tempo, e su come nel ripercorrerlo si possano incontrare il perdono e la  tenerezza, prima di tutto verso se stessi. Doppio appuntamento anche domenica 3 ottobre  alle ore 16: Stefania Auci presenta L’inverno dei Leoni. La saga dei Florio (Nord) con  Francesca Diotallevi, mentre Andrea Vitali presenta Un bello scherzo (Garzanti) con  Federica Augusta Rossi. A cento anni dalla nascita, La Fiera delle Parole dedica due  appuntamenti al ricordo dell’indimenticato cantore dell’Altipiano Mario Rigoni Stern: venerdì  1° ottobre alle 17.30 con Giuseppe Mendicino, autore di “Mario Rigoni Stern. Un ritratto”

(Laterza) e Mariapia Veladiano; sabato 2 ottobre alle 9 con Camilla Trainini, autrice  assieme a Chiara Raimondi della biografia a fumetti Rigoni Stern (Becco Giallo). Il ricordo di  un grande maestro del teatro italiano, Giorgio Strehler, è invece affidato a Cristina  Battocletti e Dario Vergassola sabato 2 ottobre alle 19 con un appuntamento dal titolo Il  ragazzo di Trieste. Vita, morte e miracoli.

Gli altri appuntamenti del festival: un viaggio nelle emozioni  

Ma gli appuntamenti della Fiera non si fermano qui. L’imprenditore e fondatore di Eataly Oscar  Farinetti si racconta venerdì 1° ottobre alle 19 con Never Quiet. La mia storia in un dialogo con Paolo Di Paolo. Doppio appuntamento giovedì 30 settembre alle 16: Vasco  Mirandola presenta Volevo solo scriverti accanto con le musiche di Ivan Tibolla, mentre Barbara Codogno presenta il suo nuovo libro Racconti americani con Tatiana  Mario. Alle 17.30 Luisa Fantinel presenta L’arte di morire (e di vivere) con Francesca  Gambarotto. Venerdì alle 16 Matteo Strukul dialoga con Nicoletta Cozza de Il fuoco di  Pandora (Solferino), racconto storico che fa rivivere il mondo antico e le sue protagoniste  con la potenza di una narrazione senza tempo eppure moderna, capace di accendere gli animi  come il fuoco illumina il buio. Sempre venerdì, alle 17 Andrea Pennacchi porta in Fiera  Pojana e i suoi fratelli in compagnia di Giuseppe Civati, mentre alle 19 Enrico Galiano presenta Felici contro il mondo (Garzanti) il seguito di “Eppure cadiamo felici”, il romanzo  d’esordio che ha consacrato lo scrittore-professore. Sabato 2 ottobre alle 19 tocca alle  Storie di donne con Cinzia Tani e Annarita Briganti. Giovedì 30 ottobre alle 19 è la  volta dei Tre amici al bar, alias Arrigo Cipriani, Claudio Ronco ed Edoardo Pittalis.  Venerdì 1° ottobre Giulietta Revel presenta La fanciulla dalle mani d’argento con  Barbara Alberti. L’esordio di Edoardo Vecchioni dal titolo Sclero. il gioco degli  imperatori con Davide Antonio Pio è in programma sabato 2 ottobre alle 16. Alle 19 dello  stesso giorno appuntamento con Viola Ardone che presenta Oliva Denaro con Nicolò  Menniti Ippolito. Domenica 3 ottobre alle 17.30 Giancarlo Marinelli presenta 11 con  Francesca Visentin, mentre in contemporanea Paola Barbato e Matteo Bussola presentano Di bugie e di verità con Federica Augusta Rossi. Alle 19 Lisa Ginzburg presenta Cara pace con Emmanuela Carbé, mentre in contemporanea Laura Pigozzi e  Giulia Blasi dialogano con Francesca Visentin sul tema “Riflessioni sulla sorellanza, il  femminile e il nuovo femminismo”

Il grande ritorno di Andrè Aciman

UNA NUOVA SETTIMANA RICCA DI APPUNTAMENTI ONLINE

Tra i prossimi ospiti Marco Balzano, Loredana Lipperini, Romana Petri, Bianca Pitzorno, Annarita Briganti, Paolo Di Paolo, Alberto Riva

Il grande ritorno di André Aciman, autore del bestseller mondiale “Chiamami con il tuo nome”, segna la nuova settimana della Fiera delle Parole online. Lo scrittore americano, già ospite del festival nelle edizioni 2014 e 2017, giovedì 25 torna ad incontrare il pubblico per presentare il suo nuovo romanzo “L’ultima estate” (Guanda) in dialogo con un altro grande amico della Fiera, Marco Balzano. Ad aprire la settimana saranno, martedì 23 marzo, le voci di Loredana Lipperini, candidata allo Strega con “La notte si avvicina” (Bompiani), un gotico italiano ambientato tra i monti dell’Appennino, che sarà presentato da Romana Petri. Mercoledì 24 marzo arriva Bianca Pitzorno, una delle scrittrici per ragazzi più amate, che torna a cimentarsi con un romanzo per adulti, “Sortilegi” (Bompiani), che l’autrice presenterà assieme ad Annarita Briganti. Ultimo appuntamento della settimana venerdì, quando Paolo Di Paolo presenterà il nuovo libro di Alberto Riva, “Il maestro e l’infanta” (Neri Pozza) che racconta la vita del compositore Domenico Scarlatti. Tutti gli appuntamenti sono in diretta streaming alle ore 19 sui profili social del festival.

Loredana Lipperini presenta “La notte si avvicina” (Bompiani) con Romana Petri
Martedì 23 marzo

Italia, 2008. L’anno della grande crisi economica e del più spietato disinteresse verso il mondo. Un paese ai piedi delle montagne, già segnato dal terremoto, circondato da militari, popolato da persone incerte, impaurite, rabbiose. E prigioniere. Un’epidemia, una nuova peste che dilaga e non perdona. Le streghe, come le epidemie, attraversano la storia, e in questa, di storia, ce ne sono tante: le mamme feroci che strappano a Maria i suoi figli, condannandola a una vita di solitudine; Chiara, smarrita nel suo mondo disseminato di presagi, sogni, visioni di fruste e angeli punitivi; Saretta, settant’anni, forte e vasta come una Grande Madre, con le sue complicità d’ombra e il dominio assoluto su Vallescura, il paese “noioso e grasso e poco ospitale” che sembra respingere i nuovi arrivati come un magnete e come un magnete attira a sé il male. Stella stellina / la notte si avvicina: parole consolatorie, parole micidiali. Un gotico italiano che ci parla dell’oggi evocando forze e misteri che arrivano dal passato, una filastrocca nera in cui l’ignoranza diventa ferocia, il peccato s’incarna nella malattia, e nessuno in fondo è innocente, nessuno può dormire in pace.

Bianca Pitzorno presenta “Sortilegi” (Bompiani) con Annarita Briganti
Mercoledì 24 marzo

Mentre infuria la peste del Seicento, una bambina cresce in totale solitudine nel cuore di un bosco e a sedici anni è così bella e selvatica da sembrare una strega e far divampare il fuoco della superstizione. Un uomo si innamora delle orme lasciate sulla sabbia da piedi leggeri e una donna delusa scaglia una terribile maledizione. Il profumo di biscotti impalpabili come il vento fa imbizzarrire i cavalli argentini nelle notti di luna. Bianca Pitzorno attinge alla realtà storica per scrivere tre racconti che sono percorsi dal filo di un sortilegio. Ci porta lontano nel tempo e nello spazio, ci restituisce il sapore di parole e pratiche remote – l’italiano secentesco, le procedure di affidamento di un orfano nella Sardegna aragonese, una ricetta segreta – e come nelle fiabe antiche osa dirci la verità: l’incantesimo più potente e meraviglioso, nel bene e nel male, è quello prodotto dalla mente umana. I personaggi di Bianca Pitzorno sono da sempre creature che rifiutano di adeguarsi al proprio tempo, che rivendicano il diritto a non essere rinchiuse nella gabbia di una categoria, di un comportamento “adeguato”, e che sono pronte a vivere fino in fondo le conseguenze della propria unicità. Così le protagoniste e i protagonisti di queste pagine ci fanno sognare e ci parlano di noi, delle nostre paure, delle nostre meschinità, del potere misterioso e fantastico delle parole, che possono uccidere o salvare.

André Aciman presenta “L’ultima estate” (Guanda) con Marco Balzano
Giovedì 25 marzo

Sud Italia, un’estate sulla Costiera amalfitana. A causa di un guasto alla loro imbarcazione, un gruppo di giovani americani si ritrova a soggiornare in un hotel frequentato da attempati turisti poco inclini al divertimento. Lì conoscono Raúl, personaggio riservato e imperscrutabile, sempre seduto in disparte con il suo taccuino. Finché un giorno si avvicina al loro tavolo: accortosi che Mark soffre visibilmente a una spalla, gli posa una mano sul punto dolorante, alleviandone il fastidio. Non contento, procede rivelando dettagli personali, anzi intimi, su tutti i presenti, informazioni che nessuno avrebbe mai potuto conoscere… Per vincere la diffidenza dei giovani, spiazzati dalle sue scomode verità, decanta loro le meraviglie della zona: una zona che frequenta d’estate fin da quando era bambino, piena di risonanze legate al mondo della mitologia, come i Lugentes Campi, i campi del pianto, dove gli amanti infelici errano ricordando le loro pene d’amore. L’unica del gruppo che non sembra lasciarsi ammaliare dal suo fascino e dalla sua retorica è Margot, che Raúl inizialmente aveva chiamato con quello che secondo lui doveva essere il suo vero nome di battesimo, Maria. Ma con il passare delle ore e dei giorni, dopo un pranzo condiviso e lunghe camminate sulla spiaggia, Margot comincia a fidarsi di lui, ad aprirsi… E Raúl la condurrà in un viaggio indietro nel tempo, verso un passato che li lega molto da vicino. Prenderà corpo una storia d’amore e di mistero, nel segno di quella delicata profondità nel raccontare i sentimenti che è un marchio inconfondibile di André Aciman.

Alberto Riva presenta “Il maestro e l’infanta” (Neri Pozza) con Paolo Di Paolo
Venerdì 26 marzo

Nell’estate del 1720 un giovane compositore parte dall’Italia per arrivare a Lisbona, alla corte di re João v. Comincia così l’avventura umana e musicale di Domenico Scarlatti, figlio del grande Alessandro. Uomo mite e tormentato, per nulla sicuro del suo talento, capace di stare un passo indietro a tutto, anche a sé stesso. Il suo compito a corte è insegnare musica alla figlia del re, Maria Bárbara di Braganza, che andrà poi in sposa a Fernando di Borbone diventando regina di Spagna. Il rapporto tra Domenico Scarlatti e questa donna durerà per tutta la vita. E sarà la vera linfa, il vero snodo del talento del compositore napoletano. Le sue celebri Sonate, eseguite dai più grandi pianisti del Novecento, nascono come esercizi per le mani di Maria Bárbara. Il romanzo narra di questo sodalizio, di questo scambio tra maestro e allieva che si concluderà solo con la morte di Domenico Scarlatti. Un sodalizio in nome della musica che è anche il racconto di un’epoca di guerre, rivalità tra famiglie reali europee, complotti, poteri contrapposti. Come fosse un affresco del Tiepolo, Alberto Riva fa entrare il lettore in una storia intensa e nitidissima. E ci regala, attraverso una scrittura misurata e attenta, una trama figurativa che alterna realismo e suggestioni d’oltremare. Lineare, eppure ricco di dettagli, Il maestro e l’infanta è un libro raro nella letteratura italiana di questi anni. Un omaggio alla musica e alla sua forza segreta. Una rappresentazione dei sentimenti attraverso intermittenze e non detti, sfumature, accelerazioni, pause. Un’epoca raccontata in un contrappunto inedito che ne svela furori e insensatezze, e ne celebra soprattutto il carattere sorprendentemente malinconico.