Fine settimana con Mario Tozzi, Lorenzo Baglioni, Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli

Si chiude con due coppie la settimana della Fiera delle parole on line. Due libri scritti a quattro mani da personaggi molto noti. Venerdì alle 19.00 sui canali Facebook e YouTube della Fiera è di scena “Un’ora e mezzo per salvare il mondo” (Railibri) firmato da Lorenzo Baglioni e Mario Tozzi. Due generazioni a confronto, due stili comunicativo diversi accomunati però dalla stessa denuncia: il tempo che abbiamo per correggere il nostro modello di sviluppo sta per scadere. Tozzi la vede dal punto di vista dello scienziato e del divulgatore, Lorenzo Baglioni porta la sua verve comica e irriverente e la sua esperienza da Youtuber, ma anche una laurea in matematica che ne assicura la attendibilità. Ne nasce un libro curioso, informato, non superficiale, diverso ma non meno interessante di quelli cui Tozzi ci ha abituato. Una sorta di continuazione dello spettacolo “Un pop più caldo” che i due hanno fatto insieme in teatro.

Domenica poi lo stesso Mario Tozzi cambia ruolo, perché da gucciniano appassionato intervisterà Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli su “Che cosa Sto arrivando! Minosse”, il nuovo giallo appenninico delle strana coppia di autori che ha già dato vita ad una serie di romanzi molto amati come “Malastagione”, “Macaronì”, “Il tempo degli Elfi”. Macchiavelli e Guccini tornano ad ambientare un giallo, sia pure sui generis, tra i piccoli borghi appenninici, in una vecchia casa di campagna, che suggerisce atmosfere tenebrose e inquietanti. Un sottile gioco letterario che è già entrato nella classifica delle vendite.

 

Fiera delle Parole Online – Eventi della settimana

Dopo l’incontro di ieri sera con Marco Bocci ed il suo “In provincia si sogna sbagliato”, stasera si ride, ma in modo intelligente, alla Fiera delle parole on line, avviata ormai ai 100 appuntamenti da aprile ad oggi. Protagonisti alle 19 sui canali Facebook e YouTube della Fiera saranno Giobbe Covatta e Paola Catella che presenteranno  il  libro “Donna sapiens” (Giunti)  e, nelle vesti di intervistatore e di spalla, David Riondino. Duo affiatato per un libro che capovolge molti stereotipi e affonda, con umorismo non privo di profondità, l’immagine dell’uomo che non deve chiedere mai.

Di politica e di futuro  si parlerà invece Giovedì 26 novembre con  il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che presenterà il suo libro “Riscatto. Bergamo e l’Italia. Appunti per un futuro possibile” (Rizzoli)A dialogare con lui sarà Paolo Possamai,  direttore dei Quotidiani Veneti GEDI con l’intervento di un importante imprenditore come Giordano Riello.  Giorgio Gori prende le mosse dalla terribile esperienza vissuta dalla sua città nella primavera scorsa per provare ad immaginare come sarà l’uscita dalla crisi pandemica e come si potrà provare a rilanciare il paese.

Venerdì ancora riflessione politica, ma anche sociologica, con Marco Revelli, storico, sociologo, ma anche da quarant’anni acuto analista della politica contemporanea, di cui ha raccontato trasformazioni e pericoli. In “Umano Inumano Postumano. Le sfide del presente” (Einaudi)  Revelli affrontai il doppio conflitto che l’umanità sta affrontando: da un lato quello con l’inumano, inteso come affermazione della violenza, della sopraffazione, della negazione di ogni “pietas”. Dall’altro quello con il postumano, ovvero una tecnologia sempre più invasiva e che rischia di andare fuori controllo.

Edoardo Albinati apre una nuova settimana di appuntamenti online

Nonostante le difficoltà la cultura non si ferma e non si ferma  la “Fiera delle parole”, nella versione online. Sono già una settantina gli incontri in streaming visibili sia su Facebook che su YouTube e più di centomila gli spettatori, con un dato rilevante: al di là della fruizione in diretta, moltissimi sono gli spettatori che recuperano gli incontri nei giorni e talvolta anche nei mesi successivi.

Edoardo Albinati protagonista dell’appuntamento del 2 novembre

Il nuovo mese di appuntamenti si apre (il 2 novembre alle 19)  con Edoardo Albinati, scrittore romano, vincitore del Premio Strega nel 2016 con La scuola cattolica. Nel suo nuovo romanzo  Desideri deviati (Rizzoli), Albinati racconta la Milano degli anni Ottanta, capitale della moda e della editoria, un mondo in cui è facile perdersi, vedere deviare i propri desideri nello sfolgorio della città che celebra il suo successo. Martedì  3 novembre è la volta di Mariolina Venezia, vincitrice del Campiello nel 2006 e autrice dei libri da cui è tratta la fortunata serie televisiva  di Imma Tataranni. Il  libro appena uscito, Da dove viene il vento (La nave di Teseo) è ambientato a Padova. Mercoledì 4 tocca a Raoul Bova, all’esordio come scrittore con Le regole dell’acqua in cui fa rivivere il suo passato di nuotatore e racconta della sua vita con grande sensibilità.  Giovedì 5 Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni  parleranno del poco tempo che abbiamo per salvare il mondo. Un’ora e mezzo per salvare il mondo (Rai libri) è il frutto delle molte inchieste ecologiche presentata in televisione nell’ultimo anno. La settimana si chiude venerdì con il professor Roberto Vecchioni ed il suo nuovissimo Lezioni di volo e di atterraggio (Einaudi)  in cui rivisita la sua esperienza di insegnante di greco e latino in dialogo con Paolo Di Paolo.

La settimana successiva si apre, lunedì 10, con la verve ironica di Alice Basso, autrice di gialli irriverenti e divertenti, che con Il morso della vera (Garzanti) ha inaugurato una nova serie di gialli storici ambientati in epoca fascista. Poi, martedì 10,  una giovane star televisiva come Jacopo Veneziani presenterà Divulgo. Le storie della storia dell’arte (Rizzoli) con cui ha portato anche in libreria il suo approccio innovativo alla divulgazione artistica. La settimana si chiuderà poi con Cristina De Stefano che affronta il personaggio di Maria Montessori in Il bambino è il maestro. Vita di Maria Montessor (Rizzoli) e Marco Goldin che venerdì 13 racconterà Van Gogh. L’autobiografia mai scritta ( La nave di Teseo).

Alda e le altre. Una settimana al femminile per La Fiera delle Parole online

Settimana al femminile per La Fiera delle parole nella sua versione online. La rassegna continua, tanto più dopo le nuove restrizioni che rendono impossibili gli incontri dal vivo. «In un  momento come questo – spiega la direttrice artistica del festival Bruna Coscia – è importante aiutare i libri a farsi conoscere dai lettori. Se non si può farlo dal vivo come sarebbe bello fare, possiamo almeno continuare sui social». Tutti gli appuntamenti sono diffusi in streaming sulle pagine Facebook e YouTube della Fiera.

Dopo l’incontro di lunedì 26 ottobre con Romina Casagrande autrice di I bambini di Svevia, martedì 27  sarà la volta (alle ore 19) di Annarita Briganti, giornalista de la Repubblica, che ha raccontato in Alda Merini. L’eroina del caos (Cairo) la vita avventurosa e fuori dalle regole, tra amori folli e vere follie, di quella che negli ultimi anni è stata la “poeta” (non poetessa, rimarca l’autrice) più letta in Italia.

La poesia di Alda Merini sarà al centro dell’appuntamento del 27 ottobre

Giovedì 29 alle 18.30 arriva la regina del romanzo di sentimenti, Sveva Casati Modignani, che con il suo nuovo Il falco (Sperling &Kupfer) ha già conquistato la vetta delle classifiche di vendita, a conferma di un rapporto straordinario coi lettori che dura ormai da 40 anni. Il suo primo libro, Anna degli occhi verdi  è infatti del 1981 ed è ancora letto con grande passione dai nuovi lettori.

Venerdì 30 alle 19.00, sempre su Facebook e YouTube, arriva invece Simona Sparaco, altra autrice di best seller, indubbiamente di un’altra generazione ma capace di toccare spesso le stesse corde, che dialogherà con un altro scrittore, Paolo Di Paolo, a partire da Dimmi che non può finire (Einaudi), il suo nuovo lavoro da pochi giorni in libreria.

A novembre e dicembre la Fiera continuerà con autori come Edoardo Albinati, Mariolina Venezia, Alice Basso, Andrea Vitali, Federico Rampini e Mario Tozzi, Francesco Guccini, Marco Goldin, Roberto Vecchioni, Silvia Avallone.

Fiera 2020, il bilancio di fine festival: «L’edizione più difficile da organizzare, la più bella da vivere»

«Questa è stata sicuramente la più difficile edizione da organizzare, ma la più bella da vivere. Si è sentito l’enorme bisogno di partecipazione, di stare insieme, di tornare vicini, anche se distanti nel rispetto delle norme. Ancora una volta abbiamo sperimentato come il confronto sia una componente essenziale e irrinunciabile per la vita di ognuno di noi e della nostra comunità». Così la direttrice artistica Bruna Coscia sulla quindicesima edizione de La Fiera delle Parole, che chiude oggi a Padova dopo sei giorni ricchi di appuntamenti e partecipazione di pubblico. Un banco di prova enorme per l’organizzazione, che in tempi strettissimi si è confrontata con una logistica totalmente rivoluzionata: nella sede degli eventi, nella gestione delle migliaia presenze, nell’attenzione al distanziamento e alla sicurezza.

«Un grazie immenso a Bruna Coscia per aver realizzato, con l’entusiasmo di sempre questa straordinaria edizione de La Fiera delle Parole – commenta il sindaco Sergio Giordani – Straordinaria per il contesto in cui si è svolta ma anche e forse di più per i contenuti, le riflessioni, le analisi che gli ospiti ci hanno proposto. Un vero e proprio laboratorio culturale, vissuto con la leggerezza dell’incontro senza filtri con il pubblico che ci ha dato tanti spunti sui quali riflettere”

Autori come Sandro Veronesi, Valerio Massimo Manfredi, firme del giornalismo come Maurizio Molinari, Giovanni Floris, Marianna Aprile, Beppe Severgnini, Cristina Battocletti, Riccardo Iacona, Corrado Augias, grandi pensatori come Massimo Recalcati, Umberto Galimberti, Paolo Crepet, Vito Mancuso, Gherardo Colombo, uomini di scienza come Andrea Crisanti e Mario Tozzi, ma anche l’astronauta Samantha Cristoforetti hanno raccontato l’Italia di oggi: le sue attese, le sue difficoltà, i disagi e le speranze. Emozionante la serata con Vincenzo Mollica e i suoi ricordi tra parole e musica; memorabile l’incontro con Roberto Vecchioni e le sue canzoni più belle.

Diciannove in tutto gli appuntamenti, ospitati nel padiglione 11 della Fiera di Padova, la soluzione logistica scelta in quest’anno straordinario per garantire a tutti i partecipanti il pieno rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19. Una proposta, quella della Fiera delle Parole 2020, che ha riscosso un grande successo di pubblico: tutto esaurito per la quasi totalità degli eventi.

«Abbiamo visto un pubblico di migliaia di persone attente alle regole di sicurezza, ma soprattutto desiderose di tornare a incontrarsi. La pandemia ci ha mostrato con più evidenza quanto sia importante condividere esperienze, riflettere tutti assieme sulle sfide che il nostro tempo ci pone davanti. Voglio ringraziare il Comune di Padova, che ha voluto con forza questa edizione, i volontari e quanti in ogni modo hanno reso La Fiera delle Parole possibile», conclude Bruna Coscia.

UNA DOMENICA DA RICORDARE ALLA FIERA DELLE PAROLE

Il programma della penultima giornata del festival.
Grande successo al padiglione 11 della Fiera di Padova


UNA DOMENICA DA RICORDARE ALLA FIERA DELLE PAROLE:
LA SANITÀ DA RIPENSARE CON IACONA E CRISANTI
IL MASCHILISMO DA COMBATTERE CON TIZIANA FERRARIO
TRA PASSATO E PRESENTE CON CORRADO AUGIAS
E UNA SERATA CON LA MUSICA E I RICORDI DI ROBERTO VECCHIONI

E lunedì arrivano Dacia Maraini, Paolo Di Paolo, Matteo Bussola, Enrico Galiano,
Guido Marangoni, Sergio Durante, Federico Guglielmo e Francesco Galligioni

 

Padova, 3 ottobre 2020 – Sarà una domenica da ricordare alla Fiera delle Parole. Una giornata che parte con la grande attualità della pandemia, tema ricorrente in questa edizione del Festival. E poi un’altra questione calda di questi tempi: il maschilismo che ancora prevale sulla sfera pubblica. Poi un raccordo tra presente e passato, quasi una mappa per vivere i nostri giorni. Infine, i sogni e le visioni di un grande cantautore, storico amico della Fiera. Riccardo Iacona, Andrea Crisanti, Tiziana Ferrario, Corrado Augias, Roberto Vecchioni, Massimo Cirri e Massimo Germini sono gli ospiti di questa giornata. Il festival, giunto alla sua quindicesima edizione, sta registrando un’altissima partecipazione di pubblico nel padiglione 11 della Fiera di Padova, sede scelta per quest’anno nel rispetto delle norme di sicurezza previste per l’emergenza Covid-19. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, con prenotazione obbligatoria del posto sul sito www.lafieradelleparole.it.

Alle 11 Riccardo Iacona presenta, con il professor Andrea Crisanti, il suo ultimo libro Mai più eroi in corsia (Piemme). Un viaggio dentro l’inferno della pandemia: le cronache di questi mesi, dal 21 febbraio del 2020, quando improvvisamente con il paziente 1 di Codogno scopriamo di avere il Coronavirus in casa, si mescolano alle voci e alle testimonianze struggenti dei protagonisti, dei medici di base e negli ospedali, degli infermieri, dei parenti delle vittime, ma anche alle analisi degli esperti, di chi aveva avvisato dei rischi e che non è stato ascoltato per tempo.

Alle 16.30 Tiziana Ferrario presenta il suo ultimo libro Uomini: è ora di giocare senza falli! (Chiarelettere), pamphlet ficcante e provocatorio sugli uomini, per smascherare con affilata ironia le loro contraddizioni e i loro atteggiamenti maschilisti, sia privati che pubblici. Le tipologie di maschilismo, infatti, sono molteplici: c’è il maschilista inconsapevole che non si rende conto di esserlo, quello silente che preferisce cambiare discorso, l’infastidito che trova le donne esagerate nelle loro rivendicazioni e l’indifferente a cui proprio non importa nulla. La Ferrario da un lato raccoglie e racconta queste tipologie in un catalogo illuminante, dall’altro elabora liste e questionari per riconoscere il maschilista nei vari ambiti della società, dall’ufficio alla famiglia, dallo sport al mondo della scienza e dello spettacolo.

Alle 18.30 il grande ritorno di Corrado Augias alla Fiera delle Parole con Breviario per un confuso presente (Einaudi). Prendendo spunto dai temi e dai problemi con cui ci confrontiamo ogni giorno, attraverso la lettura di autori prediletti come Spinoza e Montaigne, Augias ricollega il presente al passato e alle cause che l’hanno provocato, rendendo più comprensibile e meno ansioso l’orizzonte degli eventi. «Proprio perché siamo nel mezzo di una bufera, è ancora più importante avere consapevolezza e memoria del percorso che ci ha portato fin qui», spiega Augias.

Alle 21.00 un viaggio tra musica e parole con Roberto Vecchioni, Massimo Cirri e l’accompagnamento musicale di Massimo Germini. Il titolo, assai eloquente, ricalca quello di una delle canzoni più amate del professore-cantautore, Sogna ragazzo sogna, un messaggio alle nuove generazioni che in fondo è anche una lettera al se stesso di tanti anni prima, un invito a non cedere mai alle difficoltà, a conservare la speranza e a combattere per i propri desideri e conquistare i propri obiettivi.

Gli appuntamenti di lunedì 5 ottobre

Giornata speciale della Fiera delle Parole lunedì 5 ottobre. Un “DopoFiera” ricco di appuntamenti.

Alle 17.30 Sergio Durante con il violino di Federico Guglielmo e il violoncello di Francesco Galligioni ci accompagna tra La città, le Nazioni, Tartini. Un percorso tra parole e melodie alla scoperta del celebre violinista Giuseppe Tartini, piranese di nascita ma profondamente legato a Padova: nel 1728, proprio qui fondò la Scuola delle Nazioni, una scuola di violino nella quale Tartini poté formare molti allievi provenienti da tutta Europa e che in seguito divennero famosi violinisti: lo si chiamava il Maestro delle Nazioni e la sua scuola regalò grandi musicisti a Francia, Inghilterra, Germania e Italia.

Alle 18.30 appuntamento con Dacia Maraini che presenterà – in dialogo con Paolo Di Paolo – il suo nuovo romanzo Trio (Rizzoli). Un libro che rappresenta il ritorno di Dacia Maraini alla narrazione storica dopo La lunga vita di Marianna Ucrìa, una delle sue opere più amate e celebrate. Un romanzo intenso e delicato, pervaso dai colori e dagli odori della sua Sicilia, che attraverso il filtro di un passato mai così vicino parla di ognuno di noi, e di cosa può salvarci quando fuori tutto crolla.

Alle 20.45 si chiude con Dadi with friends: sul palco Matteo Bussola, Enrico Galiano e Guido Marangoni. La spettacolo nasce dal desiderio di suggerire nuovi punti di vista sul tema della diversità accompagnati dalla forza delle parole e dalla ricchezza del “fare con”. Gli autori, insieme ad alcuni attori della compagnia teatrale DownDADI, saranno protagonisti in una scuola un po’ particolare, dove i ruoli verranno stravolti. Accompagnati dagli scritti degli autori presenti, dai classici, da immagini e dalla musica, questa strana classe racconterà la bellezza della diversità dove sguardi, sorrisi e incontri ci ricorderanno la potenza delle parole che curano e l’importanza della cura per le parole. Ingresso a pagamento: il ricavato sarà utilizzato per finanziare il progetto “Dadi Rooms”, il primo piccolo hotel in pieno centro storico a Padova gestito da ragazzi e ragazze con sindrome di Down e disabilità intellettiva.

 

FIERA DELLE PAROLE, NUOVO APPUNTAMENTO IN CALENDARIO

Cambio di programma nel carnet di eventi del festival

FIERA DELLE PAROLE, NUOVO APPUNTAMENTO IN CALENDARIO:
TIZIANA FERRARIO RACCONTA GLI UOMINI CON RICCARDO IACONA
RINVIATO AL 5 OTTOBRE L’INCONTRO CON DACIA MARAINI

Ancora aperte le iscrizioni agli appuntamenti in programma al Padiglione 11 della Fiera di Padova dal 30 settembre al 5 ottobre

 

Padova, 26 settembre 2020 – La Fiera delle Parole comunica che per cause di forza maggiore l’incontro con Dacia Maraini è rinviato a lunedì 5 ottobre, alle ore 18:30. Arriva però un nuovo incontro: domenica 4 ottobre, alle ore 16:30, in sostituzione dell’appuntamento previsto, Tiziana Ferrario e Riccardo Iacona presenteranno il libro Uomini, è ora di giocare senza falli! (Chiarelettere). Chi si fosse già registrato per l’incontro con Dacia Maraini deve – per ragioni di sicurezza – ripetere la registrazione nella nuova data. Sono aperte le iscrizioni all’appuntamento con Tiziana Ferrario e Riccardo Iacona.

“Uomini, è ora di giocare senza falli!”: il ritratto del maschilismo firmato da Tiziana Ferrario 

Un libro sugli uomini, finalmente. Da leggere ma anche da usare e condividere in famiglia, al lavoro, con le amiche, composto di liste, questionari e spazi bianchi da riempire, lettere ad alcuni protagonisti dello spettacolo e dell’informazione. Come riconoscere un Maschilista in ufficio? Ha sempre qualcosa da spiegare a una donna, anche se lei ne sa più di lui; quando prende la parola una donna ne approfitta per parlare con il vicino o usare il cellulare; non disdegna ricatti e molestie. In famiglia? Non tollera che la compagna faccia più carriera di lui e le risponde male davanti ai figli o in pubblico. Non abbassa mai la tavoletta del water; non pulisce, al massimo cucina… Un pamphlet ficcante e provocatorio, fotografia della società in cui viviamo (patriarcale e maschilista in ogni suo ambito, dalla politica allo sport all’istruzione alla scienza allo spettacolo al giornalismo all’editoria), ma anche sguardo rivolto al futuro, con il contributo inedito di quelli che l’autrice chiama “uomini nuovi” che hanno girato le spalle al modello machista: Riccardo Iacona, Federico Taddia, Matteo Bussola, Roberto Vecchioni, Frans Timmermans e molti altri di cui ha raccolto la testimonianza. Un ritratto del Maschilismo in ogni sua forma: c’è il Maschilista inconsapevole (che non sa di esserlo), il silente (che preferisce cambiare discorso), l’infastidito (che trova le donne esagerate nelle loro rivendicazioni), l’indifferente (che proprio se ne frega dell’argomento). Un libro scritto con schiettezza e ironia, raccogliendo anche le suggestioni e le esperienze di molte altre donne: denuncia che riesce sempre a strappare un sorriso.

 

 

La Fiera delle Parole non si ferma e continua on line e dal vivo

La “Fiera delle parole” prende la rincorsa nel mondo virtuale per poi decollare “realmente” il 30 settembre nel padiglione 11 della Fiera di Padova. Come il festival di Mantova e come Pordenonelegge anche la manifestazione padovana ha scelto due binari, dal vivo e online,  per i suoi incontri, concentrando in cinque giorni quindici eventi di  grande rilievo in presenza  ( posti prenotati per un massimo di  800 spettatori nel rispetto delle misure di sicurezza ) anticipati  da un intero mese di incontri online, che cominceranno il primo settembre e ospiteranno le più interessanti uscite letterarie della stagione.  Già gli incontri estivi della Fiera, svolti tutti online, hanno  superato i centomila contatti, a conferma  che anche la fruizione a distanza conserva un pubblico interessato.  Mentre comincia, quindi, a definirsi il programma della cinque giorni dal vivo (da mercoledì 30 settembre a domenica 4 ottobre) con presenze abituali come Dacia Maraini e Massimo  Recalcati, e nuovi ospiti di rilievo come il Premio Strega  Sandro Veronesi.  La rassegna online, avrà inizio il 1 settembre con Chiara Valerio, matematica, conduttrice radiofonica e scrittrice, che presenterà il suo recentissimo “La matematica è politica” (Einaudi) alle 18.30  sui canali facebook e youtube della “Fiera delle parole”.  Mercoledì 2 settembre ci sarà, sempre alle 18.30, Andrea Vitali con l’altrettanto recente, “Il metodo de Fonseca” (Einaudi) in cui abbandona la sua Bellano, per raccontare una storia meno leggera, ma altrettanto avvincente. Giovedì il problema della maternità in tutte le sue sfaccettature sarà affrontato da Alessandra Sarchi, una delle migliori narratrici italiane, già finalista al Campiello, con “Il dono di Antonia”. Venerdì una autrice al vertice delle classifiche come Sara Rattaro, con “La giusta distanza” (Sperling&Kupfer) e sabato la veterinaria più amata dal web, Monica Pais, con “La casa del cedro” (Longanesi) un romanzo in cui parla dei suoi animali ma anche della sua infanzia ad Orosei.

Nelle settimane successivi altri nomi di rilievo come  l’ex  ministro della Cultura Massimo Bray, Andrea De Carlo, Marco Buticchi.

La Fiera delle Parole 2020. In sicurezza, ma presenti

Tornare comunità, riscoprire l’incontro

Dopo il lungo periodo di lockdown, in continuità con una serie mai interrotta di appuntamenti online, la Fiera delle Parole torna “in presenza” a Padova, pur con soluzioni inedite, capaci di adattarsi alla singolarità del momento storico che stiamo vivendo.
“La Fiera delle Parole è una manifestazione entrata nel cuore dei padovani, non volevo rinunciarvi perché sarebbe stato un segno di sfiducia in una fase in cui abbiamo bisogno di tanta speranza e di tornare a incontrarci nella piena sicurezza – dichiara il Sindaco – Sono quindi molto soddisfatto nell’essere riuscito a confermare l’evento anche in questi tempi non semplici dentro una grande collaborazione con gli organizzatori e in accorso con l’assessore alla Cultura. Spero sia un segno di ottimismo oltre che un nuovo momento di arricchimento dell’offerta culturale dell’autunno padovano che vogliamo sia ricco e vivace”.
Nei giorni duri della costrizione, della preoccupazione per gli sviluppi di un fenomeno difficile da comprendere, in un clima di generale incertezza, la Fiera delle Parole ha scelto di creare nuove occasioni di incontro – pur virtuali – per continuare a mettere in circolo le parole, contribuendo così anche al sostegno di autori e case editrici messi alla prova dagli effetti del lockdown. Dopo giugno e luglio, anche per tutto il mese di settembre, con un incontro online al giorno fino all’inaugurazione del 30 e durante le giornate in Fiera, proseguiranno le presentazioni dei lavori che con difficoltà sono ritornati in libreria. Decine le case editrici coinvolte finora.
“Sono davvero felice che il Sindaco abbia trovato il modo di dare continuità alla Fiera delle Parole e di confermare l’edizione 2020, in presenza, a Padova, anche in questo momento così difficile – commenta Bruna Coscia – Ma proprio nella difficoltà di questi tempi scopriamo quanto sia prezioso poterci incontrare, confrontarci, condividere parole, riflessioni, paure, speranze”.
Ma ora è tempo di tornare ad incontrarsi. Sarà un’edizione ridotta nel numero degli appuntamenti offerti, ma all’insegna di una proposta di valore alta, come e più delle edizioni precedenti, senza tradire lo spirito di apertura e accessibilità che, da sempre tratto distintivo del festival, quest’anno assume un valore tutto particolare.
“Creare un legame, quasi magico tra l’autore e il suo pubblico. E’ questa la formula vincente della Fiera delle parole – dichiara l’assessore alla Cultura – Un format, oramai consolidato, che ha saputo generare un modo originale per promuovere il libro e la lettura. Spesso avvicinando, grazie alla sua formula, multimediale, un nuovo pubblico. Tanto più importante in un Paese, come l’Italia, dove domina ancora incontrastata la figura del non-lettore: pari al 60 % degli italiani, che nel corso di un anno, non leggono neppure un solo libro. Un grazie, come sempre, al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, che sostiene, con il Comune, l’evento”.
Cambia, per il 2020, la sede degli eventi. Per un anno, il festival si sposta dagli spazi del centro città che abitualmente lo ospitano a quelli della Fiera di Padova. Una “Fiera in Fiera” per permettere di partecipare in piena sicurezza agli appuntamenti in programma, garantendo la massima capienza disponibile e una semplicità logistica che le sedi tradizionali, in tempo di Covid-19, non avrebbero permesso.
Tutti gli appuntamenti, dunque, saranno ospitati nel padiglione 11, lo Spazio Eventi della Fiera, che sarà allestito per garantire la presenza in sicurezza di 800 persone. È inoltre disponibile una seconda sala per ulteriori 200 posti. Il tutto, com’è ovvio, nel pieno rispetto delle disposizioni di legge. Sarà possibile raggiungere la Fiera con i mezzi pubblici, a piedi, in bici o in automobile, grazie alla disponibilità di un ampio parcheggio gratuito.
Non sarà disperso il patrimonio rappresentato dalla lunga collaborazione tra la Fiera delle Parole e le scuole padovane. L’anno scolastico riprenderà con molte incertezze rispetto al rientro nelle classi, ma là dove possibile sarebbe bello poter tornare a far incontrare studenti ed autori, per i quali organizzare nelle mattine di Fiera grandi “lezioni di cittadinanza”.

Continua la Fiera delle Parole on line

Arrivano Dacia Maraini con il nuovo libro, de Silva, Montefoschi e tanti altri

Nonostante l’estate, la “Fiera delle parole” nella sua versione web continua a riscuotere successo. Quasi diecimila visioni tra Facebook e Youtube per l’incontro con Vecchioni e Guccini, ma soprattutto medie di visione sempre rilevanti. Tutto questo fa sì che dopo una settimana di pausa la Fiera ricominci con un’altra serie di incontri che avrà il suo momento forte martedì  7 luglio, sempre alle 21.15,  con la partecipazione di Dacia Marini, affezionatissima presenza della Fiera da anni, che presenta in anteprima  il suo nuovissimo romanzo “Trio. Storie di duce amiche un uomo e la peste di Messina”(Rizzoli) assieme a Paolo Di Paolo.  Con “Trio”  Dacia Marini torna alla narrazione storica e come in “Marianna Ucria” si immerge nella Sicilia del passato (questa volta è il Settecento messinese) per raccontare una storia di donne e di libertà. Ma la rassegna comincia già Lunedì 6 luglio con “I valori che contano” (Einaudi) di Diego De Silva, autore napoletano, che torna a raccontare la nostra contemporaneità attraverso il suo personaggio simbolo,  quell’avvocato Malinconico, di nome e di fatto, che sa trasformare in ironia la sua vocazione al fallimento.  Mercoledì si parla di cinema e di Woody Allen conDavide Antonio Pio e  Alberto Pezzotta, critico cinematografico ma anche traduttore e curatore di “A proposito di niente”  (La nave di Teseo) , la autobiografia del regista ed attore.

Giovedì 9 arriva Marida Lombardo Pijola con “L’imperfezione delle madri” (La nave di Teseo) che racconta tre generazioni di donne alle prese con fallimenti e resurrezioni. Venerdì 10 luglio si parla di montagna e di Mario Rigoni Stern (ma anche Primo Levi e Nuto Revelli)  con Sergio Frigo  e Giuseppe Mendicino, il maggiore studioso italiano di letteratura di montagna nonché biografo di Rigoni Stern. Sabato 11 luglio invece lo si può passare con Guido Marangoni, ingegnere padovano, ma anche blogger, scrittore di bestseller (“Anna che sorride alla pioggia” è stato Premio Bancarella) e performer che parlerà  di “Come stelle portate dal vento” (Sperling&Kupfer).

Dopo la domenica di pausa altri quattro incontri con Francesca D’Aloja (Corpi speciali), Mariantonia Avati (A una certa ora di un dato giorno) e gran finale con Giorgio Montefoschi (Desideri) più volte premiato da Campiello e Strega  e Guido Maria Brera,  esperto di finanza e scrittore che  con “La fine del tempo”  racconta tra realtà e fantasia la montante ondata populista in Europa.