Fiera delle Parole, sabato Crepet e Curreri in anteprima nazionale 
e Formigli “scandaglia” i lati oscuri della guerra all’Isis

Il lungo, intenso e affascinate viaggio della Fiera delle Parole 2017, partito il 15 settembre da Montegrotto Terme, si avvia alla conclusione con un weekend ricchissimo di appuntamenti a Padova. Due le anteprime nazionali in calendario per la giornata di sabato 7 ottobre:  alle 17.30 al Palazzo della Ragione, il noto psichiatra Paolo Crepet presenta il suo nuovo lavoro Il coraggio. Vivere, educare, amare (Mondadori), in cui propone ai genitori, agli educatori e, in particolare, a quei nativi digitali che si accingono a esplorare la propria esistenza in una società ipertecnologica un ipotetico inventario di alcune declinazioni del coraggio in vari ambiti dell’esperienza umana (il coraggio di educare, di dire no, di ricominciare, di avere paura, di scrivere, di immaginare, di creare…). Concepito come un brain-storming, un esercizio utile per stimolare adulti e non ancora adulti a ritrovare la capacità di resistenza che la vita ogni giorno ci chiede, nelle sue pagine Crepet parla soprattutto di un’altra e più ambiziosa forma di coraggio, quella che dobbiamo inventarci per creare un nuovo mondo, se non vogliamo che siano altri a inventarlo per noi perché, alla fine, il coraggio è la magica opportunità che permette di capire il presente e di costruire il futuro.

Alle 19, poi, Palazzo della Ragione farà da cornice all’anteprima nazionale del libro e del docu-film Generazioni di fenomeni: autobiografia e film realizzati per il 40° anniversario della formazione degli Stadio verranno presentati dal leader del gruppo Gaetano Curreri che, alla vigilia del nuovo tour, tra parole e immagini ripercorrerà le tappe più importanti della sua carriera, dipanando assieme alla sua storia alcuni tratti importanti della storia recente della musica leggera italiana. Il musicista vanta  infatti collaborazioni con i grandi della musica italiana, da Vasco Rossi, che ha incontrato, allora sconosciuto, nelle balere di Modena negli anni ’60: un legame di amicizia che si è presto trasformato in una collaborazione, con Curreri che ha curato e arrangiato i primi due album del rocker di Zocca. Un rapporto duraturo, tanto che dopo quasi mezzo secolo, lo scorso primo luglio, Curreri era  sul palco del concertone dei record, ospite del  Blasco.  Forte anche il sodalizio artistico e l’amicizia con Lucio Dalla che nel 1979 lo scelse come pianista e tastierista per il suo tour accompagnandone i primi passi fino alla fondazione, due anni dopo, degli Stadio.

Non solo musica, anche il cinema arriva al Festival: il regista Gianni Amelio, sempre al Palazzo della Ragione, ma alle 16, presenta la sua opera, questa volta “di carta”, Politeama. Tra il cinema e la letteratura in cui il 4 premi Felix, 2 Nastri d’Argento, 4 David di Donatello e 3 Globi d’Oro  narra una storia di formazione o “di deformazione”, con sul proscenio un tal Luigino, ragazzino meridionale degli anni Cinquanta per nulla rassegnato a rinunciare ai desideri più intimi. L’evento è organizzato in collaborazione con il Detour Film Festival.

Ancora arte in scena alla Fiera delle Parole con l’autore teatrale e conduttore radìofonico Massimo Cirri che, oltre a presentare l’incontro con Curreri alle 17.30 nell’Aula Magna del Bo presenta le sue Sette tesi sulla magia della radio: il libro si apre con la scena epica del Titanic e prosegue raccontandoci come dal titic titic del segnale morse si sia passati alle trasmissioni vocali, e come l’invasione di milioni di radio music boxes nelle case sia stata una pacifica, meravigliosa rivoluzione.

La radio è senza fili, la radio non ci chiede di abbrutirci sul divano, la radio vive anche nel buio, la radio sa interferire con la nostra
esistenza quotidiana in modo dialogico e non invadente grazie alla natura poligama, porosa e sempre, costitutivamente, sintonica che le appartiene.

Dalla radio alla TV con il giornalista e conduttore Corrado Formigli attualmente impegnato su LA7 con Piazzapulita: sarà alle 21 al Palazzo della Ragione in un dialogo con il direttore de Il Mattino di Padova Paolo Possamai su Il falso nemico, il suo ultimo lavoro, un saggio edito da Rizzoli, una raccolta di reportage sulle ragioni profonde del “perché non sconfiggiamo il Califfato nero” con un’analisi politica lucida e ragionata del caos vissuto in Medio-oriente, arrivato al cuore dell’Occidente. Dalla paura per il terrorismo a quella per le catastrofi: è organizzato per le scuole ma è aperto anche al pubblico l’incontro con Mario Tozzi, geologo e ricercatore del CNR in programma al Palazzo della Ragione alle 11. In Paure fuoriluogo (Einaudi), lo scienziato si chiede di che cosa abbiamo paura, davvero, quando parliamo di catastrofi? Quali sono le nostre paure ataviche rispetto alla Terra? E perché abbiamo paura quando non dovremmo e non ne abbiamo quando dovremmo? Questo libro va al fondo delle nostre paure collettive, dalle alluvioni agli asteroidi, dalle eruzioni vulcaniche alle epidemie, con speciale attenzione ai terremoti, drammaticamente attuali. Il problema è che le catastrofi naturali non esistono, esistono gli eventi naturali che trasformiamo in tragedia, spesso grazie al linguaggio iperbolico dei media. Inoltre siamo spesso ignoranti in campo scientifico e la scienza diffonde dubbi e non certezze: ricadiamo così nel fatalismo magico-religioso. Per salvarci dalle paure immotivate dobbiamo informarci meglio, prestando attenzione ai veri problemi di oggi: cambiamento climatico, fine delle risorse, consumo del suolo e così via. Un invito a scoprire che le catastrofi non ci fanno solo paura, ma ci attraggono, perché l’umanità nasce dalle catastrofi e la sua storia ne è indelebilmente segnata.

Anche i più piccoli affronteranno il tema della paura e delle catastrofi naturali nell’incontro per le scuole elementari a Palazzo Moroni (ore 9) con la giovane scrittrice Michela Monferrini e il suo L’altra notte ha tremato Google Maps mentre alle 12 Andrea Zancaro, il 22enne bellunese vincitore della XXII edizione del Premio Campiello Giovani presenta presso il Centro Universitario, in collaborazione con Progetto Giovani Padova, Ognuno ha il suo mostro, una storia originale e divertente sul disagio psichico e la diversità e sul significato che queste assumono nel mondo.

E sono davvero ancora tante le proposte culturali della giornata. Da segnalare almeno due appuntamenti speciali: il tour letterario alla scoperta delle perle nascoste della Padova Carrarese con partenza dal Duomo alle 14.30, evento organizzato in collaborazione con Lovivo come esperienza e proposta nuova di approccio al sapere attraverso la visita dei luoghi che tanto successo ha avuto nelle giornate della Fiera alle Terme di Abano e Montegrotto (prenotazione obbligatoria: info@lovivo.it)

E poi, ancora, La strada per l’Africa, il reading musicale previsto alle 21 al Centro Culturale San Gaetano, con la partecipazione straordinaria di Maria Paiato, che affronta il tema della salute disuguale partendo dalle storie degli uomini e delle donne di Medici con l’Africa Cuamm. La musica ripercorre la strada per l’Africa, andata e ritorno, con i ritmi antichi della tradizione orale africana interpretati dal noto griot maliano Baba Sissoko, in dialogo con i musicisti dell’OrcheXtra Terrestre, coinvolgendo nuove generazioni artistiche grazie all’interazione con il suono elettronico contemporaneo.

Fra gli appuntamenti ospitati in Aula Magna del Bo, ecco alle 16 l’incontro con il vicesindaco del Comune di Padova Arturo Lorenzoni, docente di Economia dell’Energia, dedicato alle Politiche locali per il clima, mentre l’attualità della politica italiana è al centro dell’appuntamento con la giornalista Alessandra Sardoni, autrice di Irresponsabili (ore 19, Aula Magna del Bo). Fra gli scrittori, da segnalare anche Edoardo Albinati (Ore 17.30, Sala Paladin Palazzo Moroni) Marcello Fois (ore 18.30, Sala Paladin Palazzo Moroni), e Massimo Carlotto (ore 19, Centro Culturale Altinate San Gaetano). Impossibile davvero citare tutti gli appuntamenti in agenda per sabato 7, per questo per info e programma completo si rimanda al sito ufficiale del Festival ricordando infine che tutti gli appuntamenti, ad eccezione del tour letterario, sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Fiera delle Parole, a Palazzo della Ragione il Presidente del Senato Grasso

L’emozione di chi ha vissuto “in prima” linea gli anni delle stragi di mafia, l’analisi lucida dell’ex magistrato, la prospettiva di chi ha molto riflettuto su alcune delle pagine più nere della storia recente del nostro Paese. Con questo “bagaglio” personale il presidente del Senato Pietro Grasso si presenterà al pubblico della Fiera delle Parole, venerdì 6 ottobre alle 17.30 a Palazzo della Ragione a Padova. A pungolarlo con le sue domande sarà Emilio Casalini, un giornalista “con la schiena dritta”, capace di scandagliare con le sue inchieste molti dei grandi scandali che segnano il nostro Paese. Un confronto a tema Giustizia e bellezza, che prenderà le mosse da Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia, edito da Feltrinelli: venticinque anni dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, Grasso ha deciso di tornare a percorrere le strade di Palermo, l’aula del maxiprocesso, le campagne rifugio dei latitanti, per rileggere quegli anni in modo nuovo, sfogliando l’album di una vita passata a lottare contro la mafia.

Di giustizia si parlerà anche in serata, quando alle 21 andrà di scena a Palazzo della Ragione un altro ex magistrato, Gherardo Colombo, che con padre Guido Bertagna ragionerà su un tema cui entrambi hanno dedicato le loro riflessioni e il loro impregno attivo: il male si ferma restituendolo?, l’interrogativo al centro dell’appuntamento, dedicato al grande tema della giustizia riparativa.

 

Tanti altri saranno i temi al centro degli appuntamenti in calendario venerdì. Alle 16 a Palazzo della Ragione il dialogo fra gli scrittori Dacia Maraini e Paolo di Paolo, due penne diverse, due generazioni a confronto sul “mestiere” di scrivere romanzi.

Alle 19 a Palazzo della Ragione lo psicoanalista Massimo Recalcati continua idealmente la riflessione sulla libertà inaugurata mercoledì sera dal teologo Vito Mancuso, con una lectio a partire dal suo ultimo I tabù del mondo: il nostro tempo sembra aver dissolto ogni confine, non esiste più un limite che non sia possibile valicare. Ma i tabù devono semplicemente essere smantellati dalla nuova ragione libertina che caratterizza il nostro tempo oppure conviene provare a ripensarli criticamente senza nutrire alcuna nostalgia per il passato?

Serata fra musica e parole, con un omaggio intenso a Bob Dylan portato in scena al Teatro Verdi alle 21.15 dal violoncellista Pietro Brunello, accompagnato dalle letture di David Riondino, per ripercorrere gli anni che hanno segnato la nascita del “mito” del menestrello di Duluth, premio Nobel per la letteratura 2016.

La giornata sarà segnata anche dalla presenza di due autori stranieri di grande interesse: Jean Baptiste Del Amo è in anteprima nazionale con il suo Regno Animale (ore 19, Sala Rossini Caffè Pedrocchi), mentre Faruk Šehić presenta Il mio fiume (ore 17.30 Sala Anziani Palazzo Moroni).

Da segnalare anche gli appuntamenti nella prestigiosa cornice dell’Aula Magna del Bo. Il giornalista-filosofo Armando Massarenti presenta Metti l’amore sopra ogni cosa alle 17.30, mentre alle 19 Marco Almagisti, docente di Scienza politica, dialoga con Domenico Gallo, politico ed ex magistrato, sul grande tema della democrazia e dei tanti segnali di “crisi” che oggi rischiano di minarla.

Fra gli appuntamenti con le scuole, gli incontri con Valerio Massimo Manfredi (ore 11 Palazzo della Ragione) e Bernard Friot, fra i più amati scrittori per ragazzi, alle 11 in Sala Paladin a Palazzo Moroni.

Fiera delle Parole, Altan e la sua “Pimpa” si raccontano ai bimbi

Ma la Pimpa….sa andare anche in moto? E  tu come fai a disegnare così bene? Queste alcune delle decine di domande arrivate a Francesco Tullio Altan, “papà” della cagnolina a pois, da un pubblico numeroso attentissimo e partecipe, quello composto dai bimbi delle scuole elementari che hanno assistito questa mattina all’incontro con il celebre disegnatore. Con garbo e il sorriso sulle labbra, Altan ha risposto a tutti gli interrogativi dei piccoli, mentre fra il pubblico – ad ascoltarlo – c’era anche il suo collega Sergio Staino, altro “amico” della Fiera delle Parole, autore del logo che accompagna la manifestazione. Dialogando con i bimbi – curiosi di sapere tutto, ma proprio tutto, su un personaggio che accompagna e ha accompagnato l’immaginario di tre generazioni – Altan ha così raccontato che la sua “beniamina” è nata “quasi per caso, 44 anni fa, avevo mia figlia in braccio, stavo disegnando per lei e in cinque minuti mi è venuto fuori questo personaggio curioso, abbiamo deciso insieme di chiamarla Pimpa rubando il soprannome a una nostra amica”. Nella Pimpa spesso anche gli oggetti parlano e interagiscono con la cagnolina, è perché – ha spiegato Altan – “mi sono trovato a riflettere sul fatto che mia figlia, quando si faceva male perché andava a sbattere contro una sedia, reagiva dicendo brutta sedia!, insomma i bambini hanno la propensione naturale a considerate come animate anche le cose inanimate!” Se Pimpa è il soprannome “rubato” a un’amica anche Olivia, la paperina gialla amica della cagnolina – ha svelato il disegnatore – è un personaggio a lui caro, perché è il nome della sua nipotina.

L’incontro con Altan era realizzato in collaborazione con la libreria Pel di Carota.

Gli appuntamenti con le scuole – momenti centrali nel progetto della Fiera delle Parole, che ha deciso di investire molto nelle proposte di educazione alla lettura – continuano nelle giornate di giovedì 5, venerdì 6 e sabato 7 ottobre. Giovedì 5  alle 9 i bambini delle scuole elementari incontreranno a Palazzo della Ragione Roberto Piumini (incontro in collaborazione con Pel di Carota). Un’occasione per festeggiare i trent’anni del suo romanzo Lo stralisco, una favola sulla possibile felicità di chi accetta fino in fondo di guardare il mondo attraverso gli occhi della poesia e dei segni dell’arte. Fra gli appuntamenti per le scuole, da segnalare nella giornata di giovedì 5 anche l’incontro del climatologo Luca Mercalli con gli studenti delle secondarie di secondo grado (l’incontro è aperto a tutti)

Fiera delle Parole: Cazzullo, Mauro Corona, Diego Cugia, Bussola nel programma di giovedì 5 ottobre

Si preannuncia ricca di eventi e iniziative culturali anche la terza giornata della Fiera delle Parole a Padova, giovedì 5 ottobre: le pagine dei libri e i caratteri degli ebook prendono davvero forma e vita nell’incontro con gli autori in occasione dei tanti appuntamenti in calendario. L’editorialista del Corriere della sera Aldo Cazzullo, lo scrittore-alpinista Mauro Corona, il “maestro” del linguaggio radiofonico Diego Cugia, ma anche il papà-scrittore Matteo Bussola e  la rivelazione Eleonora Marangoni, vincitrice nei giorni scorsi del premio Neri Pozza 2017: questi alcuni fra i protagonisti della giornata.

Il tema della sfida educativa, che riguarda tutti, non solo la scuola e le famiglie, è al centro di diversi appuntamenti: alle 17 è atteso nella sala grande del Centro Universitario Padovano Matteo Bussola, autore del fortunatissimo Notti in bianco, baci a colazione. Sempre per Einaudi l’autore e papà ha appena pubblicato Sono puri i loro sogni,  una lettera ai genitori in cui riflette sul rapporto con i docenti e, ponendo al centro l’importanza formativa degli errori nella crescita dei ragazzi, ragiona sulla necessaria alleanza educativa tra le due parti. Proprio in questi giorni a scuola e in classe sono entrati di diritto i cellulari “sdoganati” dalla ministra Valeria Fedeli che si è detta a favore di un loro utilizzo regolamentato. Sarà quindi interessante ascoltare il parere di Cazzullo, protagonista di un reading a Palazzo della Ragione alle 21: l’editorialista del Corriere ha appena pubblicato per Mondadori Metti giù quel cellulare. Un padre, due figli, una rivoluzione. Il giornalista si rivolge ai figli, che gli rispondono, e a tutti i ragazzi: li invita a non confondere la vita virtuale con quella reale, a non bruciarsi davanti ai videogame, a non andare sempre in giro con le cuffiette, a non rinunciare ai libri, al cinema, ai concerti, al teatro e soprattutto a salvare i rapporti umani con i parenti e i professori. Un altro padre sarà protagonista nel pomeriggio: alle 18.30 il padovano Guido Marangoni presenta al centro culturale  Altinate San Gaetano il suo Anna che sorride alla pioggia  edito da Sperling & Kupfer, libro d’esordio nel quale racconta con dolcezza e ironia della vita della sua famiglia dopo la nascita di una bimba dotata di un cromosoma in più.

Mauro Corona è invece a Palazzo della Ragione alle 16 con il cantautore Luigi Maieron per presentare Quasi niente, memoire scritto a quattro mani che fa rivivere il clima antico delle narrazioni familiari attorno al focolare, un’immersione totale nella cultura montanara, tra aneddoti, riflessioni, storie e personaggi destinati a lasciare il segno. Una sorpresa, un incontro magico tra due amici che insieme rievocano la bellezza e la profondità di un antico mondo ormai scomparso, senza nostalgie, lasciando scorrere i ricordi di una magnifica epopea di uomini e donne. Un libro che a partire da una galleria di storie e personaggi propone un’etica del vivere bene, con semplicità, senza mai cadere in alcun moralismo. Frasi fulminanti e di grandissima efficacia, storie toccanti mai raccontate, pensieri sempre radicati in una cultura del fare e della concretezza ormai dimenticata.

Ancora a Palazzo della Ragione, ecco alle 19 un appuntamento che prosegue la riflessione sulle migrazioni, ma anche sui rischi legati all’emergere di nuove forme di razzismi.  Il genetista Guido Barbujani dialoga con Dario Vergassola a partire da Gli africani siamo noi, all’origine dell’uomo, saggio che cerca di stimolare la riflessione sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per il colonialismo, e ancora su quanto le teorie della razza, si siano rivelate irrealistiche e incoerenti.

Alle 17.30, sempre a Palazzo della Ragione, ecco Diego Cugia – autore radiofonico che con il suo Jack Folla ha scritto una pagina importante della storia della radio italiana, introducendo nuovi codici e nuovi linguaggi – in dialogo con il giornalista Tommaso Labate a partire dalla pubblicazione che raccoglie i testi dello sceneggiato radiofonico Il mercante di fiori e dall’e-book autobiografico Un’anima a 7 euro e 99, diario tanto intimo di Cugia da diventare pubblico perché “avere ragione da soli è come avere torto”.

In scena giovedì anche tre grandi autrici, con tre libri accomunati dall’avere accenti autobiogragici: Simona Vinci è in Sala Paladin a Palazzo Moroni alle 16 con Parla, mia paura, Alessandra Sarchi presenta il suo potente e asciutto La notte ha la mia paura nella cornice dell’Aula Magna del Bo mentre di anziani e vecchiaia vissuta in pienezza parla il romanzo Il terzo tempo che Lidia Ravera presenterà al Caffè Pedrocchi alle 18.30 in Sala Rossini.

Molti altri gli appuntamenti nel menù della giornata. Per la selezione degli stranieri, ecco alle 21 in Sala Paladin a Palazzo Moroni l’olandese Joost de Vries con La Repubblica pubblicato da Bompiani.

Alle 16 al Palazzo del Bo ecco “di scena” il romanzo di Giuseppe Lupo Gli anni del nostro incanto ambientato nella Milano degli anni Sessanta, mentre di memoria ben più antica trattano le opere di Renata de Lorenzo, Murat. 1815 La Battaglia di Occhiobello e di Paolo GiarrettaFrancesco Iori, La Padova del sindaco Crescente che verranno entrambe presentate in Sala Carmeli, la prima alle 17 e la seconda alle 18.30.

L’attualità va invece in scena nell’Aula Nievo del Bo alle 17.30 con la lectio magistralis del sociologo Stefano Allievi L’Islam come metafora e ancora con la presentazione dell’ultimo dossier d’inchiesta, per la Campagna Abiti Puliti, ad opera di Deborah Lucchetti in collaborazione con Angoli di Mondo Coop. Sociale, al Centro Universitario di via Zabarella.

Alla stessa ora ma a Palazzo Moroni, Roberto Plevano ed Eleonora Marangoni, vincitori del Premio nazionale di letteratura Neri Pozza del 2015 e 2017, presentano le loro opere: Marca gioiosa e l’inedito Lux o come farla finita col passato.

Spazio anche per attività laboratoriali e proiezioni: se Peppe Fiore e Virginia Virglli introducono alla scrittura delle puntate di una serie televisiva al Centro San Gaetano alle 16, alle 17.30 Angelo Ferrarini tiene un laboratorio dal titolo Scrivere in pubblico.

Ancora, da segnalare alle 18.30, presso il Centro Universitario, Della tua cara presenza, proiezione in anteprima del cortometraggio e reading prodotto da La Fiera Delle Parole e Fatum Fatum Performing Arts e alle 19, al Palazzo del Bo, l’incontro con Adriano De Grandis, il regista della serie televisiva Gomorra.

Fitto anche il calendario di proposte per le scuole. Si comincia alle 9 quando Palazzo della Ragione aprirà le porte agli alunni di terza, quarta e quinta elementare per un incontro con Roberto Piumini che torna ospite al Festival padovano per festeggiare i trent’anni del suo romanzo Lo stralisco, una favola sulla possibile felicità di chi accetta fino in fondo di guardare il mondo attraverso gli occhi della poesia e dei segni dell’arte. Un libro per ragazzi che anche il pubblico adulto ha saputo apprezzare.

In tarda mattinata, poi, a Palazzo della Ragione alle 11 saranno gli studenti delle scuole superiori a cimentarsi in una lezione speciale di educazione ambientale con un professore d’eccezione: il noto metereologo e climatologo Luca Mercalli (l’incontro è aperto anche al pubblico). Sempre alle 11, ma presso il Liceo Barbarigo, l’incontro guidato da Andrea Schiavon, autore di Don Milani. Parole per timidi e disobbedienti, che ha intrecciato la vita e gli scritti del prete educatore con i problemi, le aspettative e i sogni degli studenti di oggi. L’appuntamento verrà replicato, aperto a tutti, alla libreria Zabarella, alle 14.30.

Una commistione di generi, quindi, e una varietà di iniziative per rendere fruibile la cultura e avvincente il sapere. Impossibile citare tutti gli autori e gli ospiti per questo, per una lista esaustiva e completa, si rimanda al sito del Festival: http://lafieradelleparole.it/.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Fiera delle Parole, ecco Mercalli, Mancuso, De Giovanni, Pivetti e Tash Aw

45 incontri nel programma di mercoledì 4 ottobre

Dall’emergenza climatica alle domande universali della filosofia, dal giornalismo d’inchiesta al giallo fino all’ironia di Veronica Pivetti o Dario Vergassola, una proposta di qualità che intercetta diversi generi letterari e diversi tipi di pubblico

Quarantacinque eventi gratuiti in un solo giorno, fra presentazioni con l’autore, reading, inaugurazioni di mostre, incontri con le scuole: mercoledì 4 ottobre la Fiera delle Parole propone a Padova un programma ricchissimo, con appuntamenti di qualità e di alto valore culturale che intercettano diversi generi letterari e diversi tipi di pubblico. Fra i momenti più attesi, l’incontro con il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli alle ore 17 a Palazzo della Ragione per proporre la sua riflessione sul grande tema dei cambiamenti climatici in atto, e sui comportamenti individuali che ciascuno di noi può mettere in atto per “invertire la rotta”.  Dopo la riflessione sul clima, ecco una domanda universale – il pensiero e lo strumento più grande che l’umanità possiede o è all’origine dell’infelicità e della malvagità? – al centro dell’incontro con il teologo Vito Mancuso, alle ore 21 a Palazzo della Ragione accompagnato dalle note del flauto traverso Mario Folena. Nel programma di mercoledì anche le presentazioni di tre libri che hanno come scenario Napoli, raccontata alle 18.30 a Palazzo della Ragione nei suoi aspetti “sotterranei” dal grande giallista partenopeo Maurizio De Giovanni nel primo atto della sua nuova trilogia I Guardiani, colta nella sua unicità e nella sua “commedia umana” da Wanda Marasco (ore 16, Caffè Pedrocchi) in La Compagnia delle anime finte, mentre  Massimo Virgilio (ore 17, Libreria Il Libraccio, via Altinate) ne scandaglia gli aspetti più cupi e violenti.

 Fra gli appuntamenti da segnalare, ecco Tash Aw, il primo fra gli autori stranieri di grande valore inseriti quest’anno nel programma del Festival: al mattino incontrerà gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, mentre al pomeriggio sarà in Sala Paladin a Palazzo Moroni (ore 17) per presentare il suo Stranieri su un molo, breve e intenso viaggio attraverso la sua storia familiare fatta di immigrazione e adattamento. Gli stranieri del titolo, smarriti su un molo, sono i nonni dell’autore, approdati a Singapore dopo l’insidioso viaggio in barca per fuggire dalla Cina verso la Malesia negli anni Venti. Dal porto di Singapore, a una corsa in taxi nella Bangkok di oggi, a un’abbuffata da Kentucky Fried Chicken nella Kuala Lumpur degli anni Ottanta, Aw, che a Padova dialogherà con Marco Balzano, premio Campiello 2015, tesse storie di inclusione ed esclusione, tra scenari che saltano da villaggi rurali a club notturni e una varietà vertiginosa di lingue, dialetti e slang, per creare un ritratto sorprendentemente intricato e vivido di un luogo stretto tra il futuro in rapido avvicinamento e un passato che non si lascia andare.  Un incontro che prosegue la riflessione sul tema delle migrazioni inaugurata martedì dall’evento con Andrea Segre, e al centro anche dell’appuntamento a tema Libertà di migrare che alle 21 al Centro Universitario vedrà come protagonisti Telmo Pievani e Umberto Curi.

La serata è segnata poi da due diverse “incursioni” in due comuni della cintura urbana, appuntamenti nati a partire dalla scommessa di “allargare” la proposta culturale della Fiera delle Parole aprendola alla collaborazione di altri comuni. Ecco che a Villa Obizzi di Albignasego alle 21 arriverà il giornalista Bruno Gambarotta con Non si piange sul latte macchiato, otto storie brevi  condite di tanta ironia, che tengono con il fiato sospeso e fanno divertire. Sempre alle 21, al teatro Quirino De Giorgio di Vigonza è in scena Dario Vergassola con Storie di provincia. Un puntino dalla periferia dell’universo, monologo tratto dal suo ultimo libro La ballata delle acciughe, popolato da una giostra di personaggi buffi e malconci, che si ritrovano in un bar della periferia de La Spezia.

Ad animare la serata, anche la verve e l’ironia di Veronica Pivetti alle 21 al Centro Culturale Altinate San Gaetano con Mai all’altezza. Come sentirsi sempre inadeguata e felice: se nel suo primo libro Veronica ha descritto la sua depressione facendoci morire dalle risate, in Mai all’altezza ricorda i traumi di una vita con la stessa verve irresistibile. E si conferma una scrittrice di razza, degna erede della migliore tradizione letteraria umoristica. Al Planetario, sempre alle ore 21, ecco l’autore Marco Cappa e  Marco Drago protagonisti di Una playlist per gli alieni, spettacolo che ripropone la straordinaria vicenda del progetto della Nasa che porto al “lancio” nello spazio di un disco per grammofono contenente suoni e immagini che descrivono la vita e la cultura sulla Terra, nella speranza che i destinatari possano essere gli alieni…

Fra i grandi nomi della giornata di mercoledì 4 anche gli scrittori padovani Ferdinando Camon (ore 17, Sala Anziani, Palazzo Moroni) e Antonia Arslan (ore 17.30, Centro Culturale Altinate San Gaetano), oltre all’ex direttore letterario di Feltrinelli Alberto Rollo alla sua opera prima con Un’educazione milanese (ore 18.30, Sala Paladin Palazzo Moroni),

Il Centro Universitario di Padova inaugura alle 17 il ciclo dedicato alla memoria di don Lorenzo Milani con la presentazione del libro di Valeria Milani Comparetti, nipote del priore di Barbiana che in Don Milani e suo padre ha raccolto una serie di testimonianze inedite dagli archivi di famiglia, che documentano il ruolo chiave giocano dal padre Albano nella formazione del giovane Lorenzo.

Alle 18 alla libreria Feltrinelli Stefano Pittarello in Il sacco bello racconta le trasformazioni “subite” dalla terraferma veneziana dal 1916 alla fine del Secolo scorso, mentre i giornalisti Lino Lava e Giuseppe Petrobelli sono al Centro Culturale Altinate San Gaetano (ore 19) con Navi di amianto, libro-inchiesta che documenta l’indagine giudiziaria – partita da Padova -sul tema della presenza di amianto nelle navi della Marina militare.

Molti altri gli appuntamenti in programma, impossibile citarli tutti.

Fra gli incontri con le scuole, l’appuntamento che vede come protagonista alle ore 11 Francesco Tullio Altan, il “papà” della Pimpa.

Pistoletto al Bo in anteprima nazionale con il manifesto Ominiteismo e Demopraxia

Un manuale per una trasformazione responsabile della società, una guida necessaria all’equilibrio della convivenza civile: Ominiteismo e Demopraxia, il manifesto per una rigenerazione della società del maestro dell’arte povera Michelangelo Pistoletto sarà presentato in anteprima nazionale alla Fiera delle Parole domenica 8 ottobre nell’Aula Magna di Palazzo del Bo a Padova (ore 17.30). Un volume, edito da Chiarelettere e disponibile in libreria dal 5 ottobre, in cui l’artista biellese che ha ormai superato la soglia degli 80 anni e resta fra i 100 artisti più venduti al mondo, sintetizza gli esiti delle sue ricerche.

“Siamo giunti – è la sua riflessione – a  un traguardo della storia ora dobbiamo compiere il passaggio necessario al proseguire di questa nostra civiltà. A Cittadellarte (la Fondazione costituita da Pistoletto, ndr) è nato un simbolo che indica la via verso il cambiamento della società. È il disegno del triplo cerchio. Esso rappresenta il Terzo Paradiso, ovvero il Terzo Tempo dell’umanità.

L’arte ha animato ogni passo della vicenda umana con la forza della creazione che le è propria. In questo frangente epocale essa traccia le prospettive del nuovo percorso, ne avvia il cammino e ne assume, anche praticamente, la guida. Il cambiamento inizia da due aspetti fondamentali, la religione e la politica. L’Ominiteismo, che combina il principio del panteismo con l’ateismo concentrandosi sulla capacità elaborativa della mente umana, pone sia le persone sia le istituzioni religiose di fronte a se stesse per un giudizio che non arriva dall’alto, ma mette ciascuno e tutti direttamente davanti alle proprie responsabilità. La responsabilità diviene così la prassi che regola e unisce tutte le parti della società. La Demopraxia sostituisce il termine “potere”, dal greco krátos (da cui deriva democrazia), con il termine “pratica”, d

al greco pràxis (da cui demopraxia), per arrivare con la demo-pratica là dove non si è potuti arrivare con l’imposizione del demo-potere”.

Il manifesto si conclude “con le indicazioni indispensabili per realizzare demopraticamente quello che è stato il sogno della Democrazia.” Ecco che ciascuno può esercitare la demopraxia, partendo dalle piccole occupazioni del quotidiano.

L’incontro al Bo sarà un’occasione unica per ascoltare la voce di un artista eclettico, che ha sempre affiancato l’attività artistica a un’instancabile attività di impegno civile su diversi fronti.

 

Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali ottiene un largo riconoscimento partecipando alle mostre internazionali della Pop Art. Nel 1964 realizza i Plexiglass, che aprono la stagione dell’Arte Concettuale. Tra il 1965 e il 1966 produce gli Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera. Negli anni Novanta fonda a Biella Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, ponendo l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fi ne di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l’Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze politiche. In tale occasione l’artista annuncia la nascita del Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono a una nuova comprensione del mondo”. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale. Nello stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura.  Sue opere sono presenti nelle collezioni dei maggiori musei d’arte moderna e contemporanea

Fiera delle Parole, inizio letterario con Murgia e Fois, poi cinema con Segre. Grande finale di serata con Mario Brunello e Zagrebelsky

Apertura  della sei giorni a Padova con il nuovo spettacolo Quasi Grazia, tratto da un testo di Marcello Fois. Il registra dell’Ordine delle cose è protagonista di un dialogo sul tema delle migrazioni, Zagrebelsky e Brunello si confrontano sul valore dell’interpretazione: parole e, forse, della musica…

Musica, teatro e letteratura gli ingredienti della giornata di apertura della Fiera delle Parole, martedì 3 ottobre a Padova. Dopo un momento musicale con l’Ensemble Vivaldi dei Solisti Veneti, diretti dal maestro Claudio Scimone (16.30, Palazzo della Ragione), ecco in scena alle 17 Michela Murgia, che – a pochi giorni dalla “prima” nazionale di Nuoro – interpreta un’intensa e “inedita” Grazia Deledda in Quasi grazia, tratto da un testo di Marcello Fois. Partita dalla Sardegna con il sogno di diventare una scrittrice, la Deledda ha pagato molto caro lo strappo con la sua terra e la sua famiglia: in scena la vicenda della Murgia – anche lei sarda – e quella della scrittrice premio Nobel si sovrappongono e si richiamano come in un canto, per proporre una riflessione universale sulle conquiste per la partirà dei sessi già raggiunte e sule tante conquiste ancora da raggiungere. Fois e la Murgia si fermeranno a Padova anche la mattina successiva, quando animeranno un incontro con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, per dialogare con loro sui “libri che cambiano la via”.

Alle 18.30, sempre a Palazzo della Ragione, il regista Andrea Segre è protagonista di un incontro sul tema più che mai attuale e divisivo delle migrazioni, a partire dal film “L’ordine delle cose”, presentato in anteprima durante l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Ad affiancare Segre, il produttore di Jole Film Francesco Bonsembiante, il giornalista Amedeo Ricucci, autore di un reportage nell’inferno dantesco della Libia, il regista e sceneggiatore libico Khalifa Abo Khraisse, e il regista etiope di documentari Dagmawi Yimer, coautore con Segre di Come un uomo sulla terra, documentario che racconta la migrazione dalla Libia verso l’Europa.

Intenso e decisamente speciale il programma della serata di martedì 3 a Palazzo della Ragione: alle 21 il costituzionalista Gustavo Zagrebeslky e il grande violoncellista Mario Brunello  si confrontano sul tema dell’interpretazione, che porta il musicista così come il giurista a muoversi in una delicata zona di confine tra l’eseguire e il creare. In scena, un pianoforte e un violoncello rosso, che fanno “presagire” che il dialogo fra i due non sarà fatto solo di parole.

Ma la giornata inaugurale è segnata anche da altri momenti significativi: alle 17.30 il finanziere-scrittore Guido Mario Brera è al centro culturale Altinate San Gaetano per un incontro organizzato in collaborazione con Il mese della formazione promosso da Niuko Innovation & Knowledge, una conversazione a partire da Tutto è in frantumi e danza, libro edito dalla Nave di Teseo e scritto a quattro mani da Guido Brera ed Edoardo Nesi, in  cui i due autori ripercorrono la fine di un’epoca e si interrogano sugli scenari che attendono l’economia italiana.

Al 19 il Centro Altinate ospita invece l’inaugurazione della mostra dedicata ai progetti grafici di Silvana Amato per la casa editrice indipendente 66thand2nd.

Ricco anche il programma della giornata di mercoledì 4 ottobre: fra i protagonisti il climatologo Luca Mercalli (ore 17, Palazzo della Ragione) e gli scrittori Wanda Marasco (ore 16, Caffè Pedrocchi), Emiliano Poddi (ore 16, Sala Anziani Palazzo Moroni) Tash Aw (ore 17, Comune di Padova, Palazzo Moroni), Ferdinando Camon (ore 17, Sala Anziani  Palazzo Moroni),  Massimiliano Viriglio (ore 17, Libreria Il Libraccio, via Altinate), Antonia Arslan (ore 17.30, Centro Culturale Altinate San Gaetano), Alberto Rollo (ore 18.30, Sala Paladin Palazzo Moroni), Vito Mancuso (ore 21, Palazzo della Ragione), Gaetano Cappa e Marco Drago (ore 21, Planetario di Padova), Veronica Pivetti (ore 21, Centro culturale Altinate San Gaetano), Bruno Gambarotta (ore 21, Villa Obizzi Albignasego).

Francini, Mirandola, Casalini e Marasco, ecco i protagonisti dell’ultimo atto della Fiera delle Parole alle Terme

Chiara Francini, Vasco Mirandola, Emilio Casalini, Wanda Marasco: ecco i protagonisti della giornata che segna la chiusura del programma della Fiera delle Parole alle Terme, domenica 1 ottobre. Da martedì 3 ottobre il Festiva si sposterà infatti a Padova, dove è in programma una sei giorni segnata da quasi 250 incontri. Alle 17 all’hotel Esplanade Tegesteo di Montegrotto l’attrice Chiara Francini presenta il suo romanzo d’esordio, Non parlare con la bocca piena, una storia condita di tanta ironia e leggerezza che prende le mosse dal ritorno della protagonista alla famiglia d’origine dopo l’ennesima relazione interrotta. Alle 18 la Casa delle Farfalle di Montegrotto ospita Vasco Mirandola con il suo reading E se fosse lieve: le poesie dell’attore, delicate e leggere, prendono il volo come le farfalle che “abitano” lo spazio che le ospita. Alle 18.30 all’hotel Esplanade Tergesteo ecco il giornalista Emilio Casalini, già vincitore del Premio Ilaria Alpi, con Rifondata sulla bellezza, un viaggio nato dal desiderio di capire perché l’Italia non sfrutta le sue grandi risorse e potenzialità, a partire dal turismo. Tante piccole inchieste, fatte per comprendere perché il sistema-Italia non funzioni come potrebbe. Tante storie di speranza, quelle di chi prova a vincere in condizioni estreme e ci riesce. Ad affiancare Casalini nel suo dialogo con il pubblico, l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio.

Alle 21 all’hotel Millepini di Montegrotto arriva Wanda Marasco con La compagnia delle anime finte, finalista al premio Strega 2017, con cui torna a raccontare Napoli e i segreti della sua commedia umana dopo il successo de Il genio dell’abbandono. Dalla collina di Capodimonte, la «Posillipo povera», Rosa guarda Napoli e parla al corpo di Vincenzina, la madre morta. Le parla per riparare al guasto che le ha unite oltre il legame di sangue e ha marchiato irrimediabilmente la vita di entrambe. È una narrazione di soprusi subìti e inferti, di fragilità e di ferocia. Ed è la messinscena corale di molte altre storie, di «anime finte» che popolano i vicoli e, come attori di un medesimo dramma, entrano sulla ribalta della memoria: Annarella, amica e demone dell’infanzia e dell’adolescenza, Emilia, la ragazzina che «ride a scroscio» e torna un giorno dal bosco con le gambe insanguinate, il maestro Nunziata, utopico e incandescente, Mariomaria, «la creatura che ha dentro di sé una preghiera rovesciata», Iolanda, la sorella «bella e stupetiata»…

Per tutto il pomeriggio, inoltre (ore 17-20.30) sarà possibile visitare l’area archeologica di Montegrotto Terme, mentre in mattinata, alle ore 11 in Piazza Roma, verrà inaugurata la rassegna “Oltre i confini”, proposta culturale che prende il via domani dedicata al tema dell’accoglienza dei migranti.

Fiera delle parole, ecco la Parigi di Serena Dandini
 e Michela Marzano racconta L’amore che mi resta

Un tour letterario e sei incontri da non perdere nel programma della Fiera delle Parole sabato 30 settembre. Alle 14.30 la proposta di scoperta del giardino di Valsanzibio, accompagnata da un matinée di musica classica e guidata da Giulio Osto, autore del Labirinto della Vita (prenotazione obbligatoria, costo 15 euro, HYPERLINK “mailto:info@lovivo.it” info@lovivo.it).
Alle 17 Paola Calvetti è all’hotel Antoniano di Montegrotto Terme per presentare Gli innocenti, edito da Mondadori: al centro la vicenda di Jacopo e Desha, due anime perse nello spartito della vita la cui relazione amorosa rivive in un dialogo serrato e immaginifico. “Gioca in casa” Paolo Voltan, che di professione fa l’agente di polizia locale proprio a Montegrotto, ha in tasca una laurea in filosofia e per Piazza editore si è cimentato con la storia del ciclismo in Hinault, Moser, Saronni il ciclismo degli anni ’70 e ’80: alle 17 sarà all’Hotel Olimpia di Montegrotto per un dialogo attorno alle storie e ai miti che hanno segnato quegli anni. Dismessi per un giorno i panni di viceministro del governo Gentiloni, Riccardo Nencini impugna con maestria gli strumenti dello storico: alle 17 è all’hotel Millepini di Montegrotto per presentare Il magnifico ribelle: il Mugello di Giotto, viaggio dentro al mistero che ancora avvolge molti aspetti della biografia del grande artista. Alle 18.30, sempre al Millepini, Michela Marzano affronta il tema della maternità e ne sfiora le corde più profonde in L’amore che mi resta: affondando il bisturi nel dolore più profondo, trova le parole esatte per nominarlo, conducendo i lettori in un viaggio nel buio di una madre che ha perso la figlia. Una storia “universale” capace di dirci molto sulle nostre fragilità, sulle nostre paure di essere abbandonati, sul nostro ostinato bisogno d’amore.
Da L’amore che mi resta a…L’amore resta, romanzo d’esordio del cantautore e giornalista Leandro Barsotti, protagonista alle 21 di un dialogo a Villa Bassi Ratbegh di Abano, accompagnato dal reading dell’attore Paolo Tonietto (dj set Nino Carollo). Una relazione interrotta spinge misterB. a lasciare la sua vita di Milano per seguire un progetto sociale in Africa. Il tormento lo insegue: l’amore vissuto così intensamente, che fine ha fatto? E che significato dare a questa attrazione sconvolgente che ora prova per la bella e selvaggia Iman, incontrata in un villaggio dell’Etiopia? Barsotti si addentra nei tortuosi territori dell’amore contemporaneo e si pone la domanda che fin dall’antichità ha animato dispute letterarie e filosofiche: cosa significa amare?
Volto televisivo e osservatrice acuta dell’attualità politica: alla Fiera delle Parole Serena Dandini, protagonista della serata al Palaberta di Montegrotto (ore 21) si racconta in modo nuovo, tessendo un dialogo con il pubblico a partire dal suo ultimo Avremo sempre Parigi, una passeggiata vivace e imprevedibile attraverso i luoghi, le storie e i personaggi della Ville Lumiere. Un “viaggio” che è anche un inno alla joie de vivre e una dichiarazione d’amore per Parigi, alla sua formidabile bellezza e alla sua straordinaria capacità di “rialzare la testa”.
Il programma della Fiera delle Parole alle Terme si conclude domenica 1 ottobre con una giornata ricchissima di appuntamenti: fra i protagonisti Chiara Francini (Hotel Tergesteo Montegrotto, ore 17), Vasco Mirandola (Casa delle Farfalle Montegrotto, ore 18), Emilio Casalini (Hotel Tergesto Montegrotto ore 18.30), Wanda Marasco (Hotel Millepini Montegrotto, ore 21).
Tutti gli appuntamenti, ad eccezione del tour letterario, sono gratuiti.
Info e programma completo sul Sito.

Una maratona letteraria fra biblioteche e bar e lo scienziato Boncinelli dialoga con il filosofo Curi

Una “maratona letteraria”, per scoprire e riscoprire insieme la bellezza e la valenza sociale della lettura, per portare i libri in ogni angolo della città, creando occasioni nuove di condivisione. Raccogliendo l’invito del progetto regionale “Il Veneto che legge”, la Fiera delle Parole e i Comuni di Montegrotto Terme e Abano Terme hanno scelto di proporre, per la giornata di venerdì 29 settembre, un’occasione nuova di promozione della lettura. A partire dalle ore 17 la Biblioteca di Abano ospiterà un pomeriggio di letture ad alta voce, mentre dalle 18.30 Montegrotto sarà teatro dell’iniziativa “Liberi con i libri”, originale tour letterario promosso dall’assessorato alla cultura e dall’associazione Itaca officina culturale. Un percorso in sette tappe con partenza alle 18 dalla Biblioteca di Montegrotto: il viaggio alla scoperta della lettura toccherà infatti sette diversi bar del territorio, dove sarà possibile ascoltare le letture ad alta voce proposte da alcune associazioni e dai lettori volontari. Un’iniziativa che si inscrive a pieno titolo nello spirito della Fiera delle Parole, proposta che, accanto a un pubblico di forti lettori, riesce ogni anno ad avvicinare alla lettura persone che abitualmente non frequentano biblioteche e librerie.

Il programma della serata di venerdì propone invece un doppio appuntamento.  La chiesa del Sacro Cuore ad Abano ospita alle 21 il concerto dell’Orchestra I Filarmonici di Trento, diretta da Alessandro Armoldo e dell’orchestra e coro del Concertus Musicus Patavinum diretto da Mauro Roveri, impegnati nell’esecuzione della Sinfonia numero 9 di Beethoven. Sempre alle 21 al Palaberta di Montegrotto Terme è “in scena” il dialogo intenso fra lo scienziato Edoardo Boncinelli e il filosofo Umberto Curi, autori di due libri che, con accenti diversi, si interrogano sul grande tema tabù della morte. In Io e Lei, oltre la vita, pubblicato da edizioni Guanda, il biologo, genetista e scrittore si interroga sulle riposte che arrivano dalla scienza e dalla religione, attinge alle sue esperienze personali, in un confronto sincero e aperto con la fine della vita, cui guarda con serenità, pur non partendo da un approccio laico. Le riflessioni di Curi sono invece raccolte in Via di qua. Imparare a morire, edito da Bollati Boringhieri, straordinario viaggio fra la tragedia Greca e la narrazione contemporanea alla ricerca di testimonianze che recuperino alla morte la pienezza della vita, senza per questo disinnescare il potenziale angoscioso della fine. Si coglie l’occasione per segnalare che nella programmazione iniziale la serata con Boncinelli e Curi era prevista per sabato 30, la data è stata anticipata, mentre è stato spostato a sabato 30 l’appuntamento con Serena Dandini inizialmente previsto per venerdì 29.

Ricchissimo il programma della giornata di sabato 30, che si apre alle 14.30 con il tour letterario al Giardino di Valsanzibio (prenotazione obbligatoria a info@lovivo.it) e vede poi come protagonisti Paola Calvetti con Gli Innocenti (Hotel Antoniano – Montegrotto Terme – ore 17), Paolo Voltan con Hinault, Moser, Saronni e il ciclismo degli anni ’70 ’80 (Hotel Olympia – Montegrotto Terme – ore 17), Riccardo Nencini con Il Magnifico Ribelle: il mugello di Giotto, (Hotel Millepini – Montegrotto Terme – ore 17), Michela Marzano con L’Amore che mi resta (Hotel Millepini – Montegrotto Terme – ore 18.30), Serena Dandini con Avremo sempre Parigi (Palaberta – Montegrotto Terme – ore 21), Leandro Barsotti con L’amore resta (Villa Bassi Ratbegh – Abano Terme – ore 21).