Stefano Pittarello
con Alberto Gottardo

Libreria Feltrinelli

Data: mer 04 ottobre 2017

Orario:

18:00


Il personaggio di Tano Zorzi è ispirato al politico e ambientalista mestrino Gaetano Zorzetto (1940-1995), pur non essendo la sua biografia.

Il libro affronta in 14 episodi un percorso lungo quasi un secolo, fra il 1916 e il 1998. Ottant’anni che hanno portato a una profonda trasformazione della terraferma veneziana, dove buona parte della storia è ambientata. Una piccola località di villeggiatura, citata dal Goldoni come la “piccola Versailles”, si è trovata in pochi anni a essere una città da oltre duecentomila abitanti, suo malgrado. E le industrie, pur portando lavoro e benessere, iniziavano a mostrare un importante conto da pagare dal punto di vista ambientale, con lo smaltimento senza regole dei rifiuti tossico nocivi nella campagna a ridosso della laguna.

Tano Zorzi ha 7 anni, nel 1947, quando frequenta la scuola elementare De Amicis che confina con Villa Ponci, una elegante dimora circondata da un parco con laghetto che i bimbi vivono con un alone di mistero. In una sola notte di Capodanno, l’intero boschetto viene raso al suolo per mano di un plotone di boscaioli. Gli eredi si sono fatti convincere da un mediatore senza scrupoli (il Geometra Ugo Argenio) ad abbattere villa e parte del parco per costruire un villaggio in stile polinesiano. Per Tano è un grande dispiacere, che segnerà i suoi passi futuri.

Da universitario inizia a frequentare un circolo ambientalista. Diventa maestro. Si avvicina alla politica negli anni in cui Mestre si trasforma in un caotico ammasso di cemento. E fin dal suo esordio sullo scranno del consiglio comunale dimostra un piglio combattivo sui temi legati all’ambiente. Vent’anni di lotte sfociate nell’approvazione del progetto Bosco di Mestre, corona di verde tutta attorno al perimetro comunale, completata in città da una decina di parchi urbani e la trasformazione dell’immensa discarica sulla gronda lagunare di San Giuliano nel più grande parco mai pensato in Europa, proprio di fronte a Venezia. Una rivoluzione verde. Un “sacco” al contrario. Anzi, il “sacco bello”. La rivincita del verde sul cemento.

La struttura a episodi del libro, permette di spostarsi agevolmente tra le storie e i decenni, tra la laguna e la terraferma. Le trasformazioni del territorio trovano spiegazioni in racconti ambientati lungo la costa adriatica dove stavano nascendo gli stabilimenti balneari al Lido di Jesolo, dopo le bonifiche, o alle bocche di porto di Venezia in una laguna in perenne trasformazione. Si viaggia a più riprese: a Panama, dove nonno Zorzi aveva acquisito esperienza nella lotta alla malaria lavorando come tecnico alla costruzione del Canale a inizio secolo; in Venezuela, sulle orme del Geometra truffatore scappato con un tesoretto; in Romania e in Turchia, dove uno Zorzi maturo insegue le tracce dello stoccaggio illecito di rifiuti tossico nocivi, trovando le prove che molti bidoni prodotti da aziende veneziane e venete sono stati abbandonati sul fondo del Mar Nero. Un percorso di ricostruzione storica di fatti realmente accaduti, gioca comunque tra il vero e il verosimile, sia con i fatti che con i nomi dei protagonisti. I nomi reali sono soprattutto legati a tributi: per esempio alla giornalista Ilaria Alpi, che per le sue inchieste su traffici illeciti di rifiuti e armi venne uccisa in Somalia.

Con:

Stefano Pittarello

Stefano Pittarello, nato nel 1964 a Mestre.  È giornalista professionista, cronista di Telepadova 7Gold. Ha collaborato con quotidiani ("Il Sole 24 Ore", "Il Gazzettino", "Corriere dello Sport") ed emittenti straniere da corrispondente di H24 Tv Agency di Roma e curato...
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e

Alberto Gottardo

Alberto Gottardo, nato nel 1976, è attualmente opinionista per Radio Padova e blogger per Padova24ore.it. Prima di diventare papà di due bimbe, è stato cronista per l'Agenzia ANSA e per i quotidiani Corriere del Veneto e Gazzettino. Ha per la...
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