Oggi apprezzato direttore d’orchestra (negli ultimi anni ha presenziato a tutte le edizioni del Festival di Sanremo), Lucio Fabbri nel 1973 è nel gruppo Piazza delle Erbe con cui realizza, insieme a numerosi altri musicisti, un album ispirato da un racconto di Edgar Allan Poe: “Saltaranocchio”. Soprannominato “Violino” per via del suo inseparabile strumento, Fabbri collabora con i Madrugada, Claudio Rocchi, Eugenio Finardi ed altri fino ad entrare, nel ’78, in pianta stabile nella P.F.M. Nel 1978 il polistrumentista di Crema realizzò per la Cramps un album solista dal titolo Amarena, lavoro quasi interamente strumentale in cui si muove agilmente tra chitarre, sintetizzatori e tastiere per realizzare un album con sonorità che vanno dallo sperimentalismo al commerciale.