La Fiera delle Parole 2020. In sicurezza, ma presenti
Tornare comunità, riscoprire l’incontro
Dopo il lungo periodo di lockdown, in continuità con una serie mai interrotta di appuntamenti online, la Fiera delle Parole torna “in presenza” a Padova, pur con soluzioni inedite, capaci di adattarsi alla singolarità del momento storico che stiamo vivendo.
“La Fiera delle Parole è una manifestazione entrata nel cuore dei padovani, non volevo rinunciarvi perché sarebbe stato un segno di sfiducia in una fase in cui abbiamo bisogno di tanta speranza e di tornare a incontrarci nella piena sicurezza – dichiara il Sindaco – Sono quindi molto soddisfatto nell’essere riuscito a confermare l’evento anche in questi tempi non semplici dentro una grande collaborazione con gli organizzatori e in accorso con l’assessore alla Cultura. Spero sia un segno di ottimismo oltre che un nuovo momento di arricchimento dell’offerta culturale dell’autunno padovano che vogliamo sia ricco e vivace”.
Nei giorni duri della costrizione, della preoccupazione per gli sviluppi di un fenomeno difficile da comprendere, in un clima di generale incertezza, la Fiera delle Parole ha scelto di creare nuove occasioni di incontro – pur virtuali – per continuare a mettere in circolo le parole, contribuendo così anche al sostegno di autori e case editrici messi alla prova dagli effetti del lockdown. Dopo giugno e luglio, anche per tutto il mese di settembre, con un incontro online al giorno fino all’inaugurazione del 30 e durante le giornate in Fiera, proseguiranno le presentazioni dei lavori che con difficoltà sono ritornati in libreria. Decine le case editrici coinvolte finora.
“Sono davvero felice che il Sindaco abbia trovato il modo di dare continuità alla Fiera delle Parole e di confermare l’edizione 2020, in presenza, a Padova, anche in questo momento così difficile – commenta Bruna Coscia – Ma proprio nella difficoltà di questi tempi scopriamo quanto sia prezioso poterci incontrare, confrontarci, condividere parole, riflessioni, paure, speranze”.
Ma ora è tempo di tornare ad incontrarsi. Sarà un’edizione ridotta nel numero degli appuntamenti offerti, ma all’insegna di una proposta di valore alta, come e più delle edizioni precedenti, senza tradire lo spirito di apertura e accessibilità che, da sempre tratto distintivo del festival, quest’anno assume un valore tutto particolare.
“Creare un legame, quasi magico tra l’autore e il suo pubblico. E’ questa la formula vincente della Fiera delle parole – dichiara l’assessore alla Cultura – Un format, oramai consolidato, che ha saputo generare un modo originale per promuovere il libro e la lettura. Spesso avvicinando, grazie alla sua formula, multimediale, un nuovo pubblico. Tanto più importante in un Paese, come l’Italia, dove domina ancora incontrastata la figura del non-lettore: pari al 60 % degli italiani, che nel corso di un anno, non leggono neppure un solo libro. Un grazie, come sempre, al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, che sostiene, con il Comune, l’evento”.
Cambia, per il 2020, la sede degli eventi. Per un anno, il festival si sposta dagli spazi del centro città che abitualmente lo ospitano a quelli della Fiera di Padova. Una “Fiera in Fiera” per permettere di partecipare in piena sicurezza agli appuntamenti in programma, garantendo la massima capienza disponibile e una semplicità logistica che le sedi tradizionali, in tempo di Covid-19, non avrebbero permesso.
Tutti gli appuntamenti, dunque, saranno ospitati nel padiglione 11, lo Spazio Eventi della Fiera, che sarà allestito per garantire la presenza in sicurezza di 800 persone. È inoltre disponibile una seconda sala per ulteriori 200 posti. Il tutto, com’è ovvio, nel pieno rispetto delle disposizioni di legge. Sarà possibile raggiungere la Fiera con i mezzi pubblici, a piedi, in bici o in automobile, grazie alla disponibilità di un ampio parcheggio gratuito.
Non sarà disperso il patrimonio rappresentato dalla lunga collaborazione tra la Fiera delle Parole e le scuole padovane. L’anno scolastico riprenderà con molte incertezze rispetto al rientro nelle classi, ma là dove possibile sarebbe bello poter tornare a far incontrare studenti ed autori, per i quali organizzare nelle mattine di Fiera grandi “lezioni di cittadinanza”.